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Daverio, pace fatta fra Bobbio e Palazzolo Acreide. E la Raznovich si dissocia | VIDEO

Pace fatta tra Bobbio e Palazzolo Acreide, i due paesi in provincia di Piacenza e Siracusa. Così sembra, dopo l’annuncio dei rispettivi sindaci che vorrebbero fare un gemellaggio dopo le polemiche per il concorso “Borgo dei Borghi” con Philippe Daverio di cui ci ha parlato nel suo servizio Ismaele La Vardera

“Bobbio e Palazzolo Acreide faranno un gemellaggio”. Lo hanno annunciato Roberto Pasquali e Salvatore Gallo, i sindaci dei due paesi in provincia di Piacenza e Siracusa, durante la puntata di ieri di Kilimangiaro condotta da Camila Raznovich su Rai3. Sembra davvero pace fatta tra le due realtà, dopo le polemiche per il concorso “Borgo dei borghi” di cui ci ha parlato Ismaele La Vardera nel servizio qui sopra. Philippe Daverio (presidente di giuria ma anche cittadino onorario di Bobbio) aveva fatto vincere il comune piacentino contro la siciliana Palazzolo Acreide, ribaltando clamorosamente il televoto.

Dopo le polemiche a cui hanno fatto seguito le scuse del critico d’arte (che però ha attaccato Le Iene, clicca qui per la notizia) i sindaci hanno annunciato con tanto di stretta di mano l’intenzione di volersi gemellare.

Nel servizio di Ismaele La Vardera, vi avevamo raccontato l’incredibile vicenda del concorso tv “Il borgo dei borghi 2019”. A vincere la finale della gara, contro la siciliana Palazzolo Acreide, era stata la piacentina Bobbio, un comune che però solo un anno fa aveva nominato cittadino onorario proprio Philippe Daverio.

Il televoto aveva visto in testa Palazzolo Acreide, con il 42% di preferenze contro il 27% di Bobbio, ma a ribaltare completamente l’esito della gara era stato il voto decisivo di Daverio (che a Palazzolo Acreide aveva dato lo zero per cento di gradimento).

Durante il nostro servizio, Daverio ha offeso con toni razzisti e con dichiarazioni calunniose la terra Siciliana: “Non amo la Sicilia, non mi interessa l’arancina e i cannoli, mi piace il foie gras e bevo champagne. Il cannolo? Non mi piace perché ha la canna mozza… E mi piace Bobbio. È un mio diritto. Mi hanno spaventato, il tono è di minaccia e fa parte della tradizione siciliana... Io ho paura di tornare in Sicilia”.

 

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