> External link Facebook Facebook Messenger Full Screen Google+ Instagram LinkedIn News mostra di più Twitter WhatsApp Close
News |

Dipendenza da psicofarmaci: dall'uso all'abuso | VIDEO

In Italia sono circa 10 milioni le persone che assumono psicofarmaci. Gaetano Pecoraro ci parla di uso e abuso di queste medicine e della crescente facilità con cui in alcuni casi vengono prescritte per curare malattie come depressione o ansia

“Chi prende psicofarmaci non può più fare senza”. Lucia fa uso di psicofarmaci ormai da 24 anni. Ma non è certo la sola a fare un uso assiduo di queste sostanze. Sono circa 10 milioni le persone che in Italia assumono li assumono ogni giorno.

Gaetano Pecoraro nel servizio che vedete qui sopra ci parla di uso e abuso di questi farmaci. Nel nostro paese i disturbi mentali sono sempre più diffusi e sempre più persone ricorrono ai farmaci per stare meglio. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità siamo di fronte a una vera e propria epidemia.

“Ci sono 350 o forse 400 milioni di persone con depressione nel mondo, come se l’intera popolazione americana fosse depressa, questo è il dato”, spiega alla Iena lo psichiatra Piero Cipriano. “In psichiatria non ci sono dei ‘marker’ che dicono che quella è una malattia, ci sono dei segni e sintomi. Tutto si basa sul giudizio soggettivo di uno psichiatra che si avvale del Dsm, considerato la Bibbia della psichiatria”, spiega ancora Cipriano. Il Dsm è il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.

Secondo lo studio di una ricercatrice di Harvard, il 69% dei relatori di questa “Bibbia della psichiatria” ha dichiarato di avere rapporti economici con case farmaceutiche. “Nel 1980 se la tristezza superava un anno si parlava di depressione, mentre nel 1994 se la tua tristezza superava i tre mesi eri depressa”, dice Cipriano. Una definizione che ha cambiato le tempistiche ulteriormente, arrivando a 15 giorni di “tristezza” per poi passare alla “depressione”.

Siamo andati da qualche medico dicendo di sentirci stressati e un po’ in ansia per il lavoro. Ci vengono subito prescritte terapie farmacologiche, come quelle a base di sertralina. “Può dare nausea, mal di testa, calo della libido”, informa la dottoressa, che però rincara la dose: “Se vuole posso darle anche una terapia allo Xanax”, un altro psicofarmaco appartenente alla famiglia delle benzodiazepine.

E per capire quanto il fenomeno abbia assunto proporzioni importanti basta guardare i numeri. Se negli anni ’70 c’erano 100mila persone ritenute malate psichiatriche, oggi sono circa 10 milioni gli italiani che assumono psicofarmaci. Ma c’è anche chi vede in questo un segno di progresso e civiltà. “Perché dobbiamo soffrire? Lei vuole soffrire? Io no”, dice il neurologo Rosario Sorrentino. “Se qualcosa mi aiuta a attenuare il mio dolore lo ritengo un fatto di civiltà”.

“Non penso che possa esserci una cosa che possa farmi sparire tutte le fobie di cui ho sofferto per una vita”. Gaetano Pecoraro intervista Cinzia Tani, scrittrice e conduttrice televisiva. “Avevo gli attacchi di panico da aereo, mi dovevano trascinare dentro”, racconta. Fino a che non scopre gli psicofarmaci e le sue fobie spariscono. Anche se ora non può più fare a meno di quelle medicine: “Prima dipendevo dalle fobie, ora da queste, ma è meglio!”.

“A 20 anni ho avuto il primo attacco di panico”, racconta un’altra donna, Lucia. “Un amico di famiglia faceva lo psichiatra e mi diede una benzodiazepina. Provai una sorta di rilassamento meraviglioso, quasi una leggera euforia”. Lucia pensa di aver trovato la soluzione alle sue ansie. “Ho continuato a prendere benzodiazepine in maniera abbastanza incontrollata, se vuoi un po’ anche a casaccio”. Talmente a casaccio che entra in un vortice da cui non uscirà più: “A un certo punto non riuscivo a fare più niente, la mia psichiatra non sapeva cos’altro fare se non aumentare ancora di più”.

Poi c’è Yuri, che racconta di aver sviluppato la famosa paura della paura: “Quando arriva a farti paura il cielo c’è qualcosa che non va”. Inizia a prendere psicofarmaci ma poi decide di voler smettere e cambia psichiatra. Il nuovo medico usa piccoli stratagemmi per aiutarlo a superare le fobie e un po’ alla volta Yuri abbandona gli psicofarmaci e risolve le sue fobie. 

Ultime News

Vedi tutte