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Emergenza plastica: isola di rifiuti nel mar Tirreno

Tra l’Elba e la Corsica si sta formando un’isola di rifiuti formata da cannucce e cotton fioc. Oggetti di plastica che potrebbero danneggiare gravemente le specie marine di quelle acque. Con Gaston Zama vi abbiamo raccontato di come la plastica stia letteralmente soffocando il nostro pianeta, invadendo spiagge e mari di tutto il mondo

Una vera e propria barriera di rifiuti si sta formando nelle acque del Tirreno, tra la Corsica e l’Isola d’Elba. Si tratta di un accumulo di plastica formato da ogni tipo di scarto umano, dai cotton fioc alle cannucce, che, come vi abbiamo raccontato nel reportage di Gaston Zama dedicato all’emergenza plastica sul nostro pianeta, possono danneggiare gravemente gli animali che entrano in contatto con questi materiali.

A dare l’allarme è stato l’Institut français de recherche pour l'exploitation de la mer (Ifremer) di Bastia, in Corsica. “La situazione è ormai cronica”, ha spiegato Francois Galgani, responsabile dell’Ifremer di Bastia. Non si tratta infatti di un fenomeno nuovo, ma che ciclicamente compare nelle acque del Tirreno. “Quando abbiamo condizioni metereologiche avverse, ad esempio il vento da Nord-Est in estate, abbiamo grandi arrivi di rifiuti sulle coste della Corsica. Si tratta di poche decine di chilometri, ma a differenza delle isole di plastica nel Pacifico o nell’Atlantico che sono correnti permanenti, nel Mediterraneo sono accumuli temporanei che durano alcuni gironi o settimane, massimo due o tre mesi”. Un’isola, questa del Tirreno, che si formerebbe solo con determinate correnti e piogge forti. Se non si trova una soluzione al più presto, però, questo accumulo di plastica potrebbe danneggiare gravemente la fauna marina.


Gaston Zama ha raccolto e documentato immagini molto forti da tutto il mondo, mostrando come la plastica stia invadendo le spiagge e i mari della Terra. Dall’India a Santo Domingo fino alle Filippine i detriti di plastica si accumulano sulle spiagge portati dalle onde e formano immense isole in mezzo al mare. Si stima che ogni anno 8 milioni di tonnellate di materiale plastico finiscano nei nostri mari. Si tratta dell’equivalente di un camion della spazzatura al giorno che rovescia il suo contenuto nel mare.

Ad essere messi male non sono solo gli oceani e i mari del sud est asiatico, come dimostra l’isola di plastica che si sta creando nel Tirreno. Il problema riguarda appunto anche il Mediterraneo, come vi abbiamo mostrato nel reportage attraverso i video che in tantissimi ci avete mandato dalle spiagge italiane.

La biologa e attivista Mariasole Bianco ci ha parlato dell’emergenza plastica partendo dalla spiaggia di Santa Margherita Ligure. “Il problema non è la plastica di per sé”, spiega Mariasole. “È un materiale molto utile, ma anche molto resistente. La plastica è un materiale che è destinato a durare per centinaia di migliaia di anni. Ma noi la usiamo principalmente come materiale 'usa e getta'. È questo il problema. Dato che plastica non si biodegrada mai, tutta la plastica che è mai stata creata esiste ancora”.

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