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Emergenza ambiente: la plastica sta divorando il nostro pianeta | VIDEO

Otto milioni di tonnellate di plastica vengono gettate in mare ogni anno. Gaston Zama ci accompagna lungo le spiagge e sui mari di tutto il mondo, dove l’emergenza plastica ha preso il sopravvento. Un problema spesso sottovalutato che riguarda tutti noi e le nostre vite

Il pianeta muore divorato dalla plastica. La colpa è nostra. Gaston Zama ha fatto il giro del mondo per documentare l’emergenza plastica e provare a sensibilizzarci su questo problema. Tutti abbiamo le nostre responsabilità e tutti dobbiamo fare qualcosa per salvare il nostro pianeta.

Dall’India a Santo Domingo fino alle Filippine i detriti di plastica si accumulano sulle spiagge portati dalle onde e formano immense isole in mezzo al mare. Si stima che ogni anno 8 milioni di tonnellate di materiale plastico finiscano nei nostri mari. Si tratta dell’equivalente di un camion della spazzatura al giorno che rovescia il suo contenuto nel mare.

Entro il 2050 il peso di tutta la plastica presente negli oceani supererà il peso di tutti i pesci del mare.

Il velista italiano Giovanni Soldini, che abbiamo incontrato a Cannes, ci ha raccontato cosa sta succedendo al mare della Cina e al nostro Mediterraneo.

Gaston Zama in Tailandia ha incontrato Oh, un volontario di Save Lipe, associazione che si occupa di ripulire le spiagge nella zona di Koh Lipe (piccola isola immersa in un arcipelago all’apparenza immacolato). Ogni settimana insieme a volontari da tutto il mondo lavora per pulire l’arcipelago. L’abbiamo aiutato anche noi e in meno di due ore abbiamo raccolto circa 350 chili di plastica.

Anche nel Mediterraneo la situazione è grave. Basta andare su una spiaggia italiana a dicembre, quando nessuno la pulisce, per rendersi conto di quello che porta il mare tutti i giorni. E purtroppo ci sono numerosi video che lo confermano.

Mariasole Bianco, biologa e attivista, partendo dalla spiaggia di Santa Margherita Ligure ci racconta la trappola della plastica. “Il problema non è la plastica di per sé: è un materiale molto utile, ma anche molto resistente. Noi di un materiale che è destinato a durare per centinaia di migliaia di anni, l’uso principale che ne facciamo è l’usa e getta. È questo il problema. La plastica non si biodegrada mai, tutta la plastica che è mai stata creata esiste ancora”.

“Bisogna reagire, reagire tutti e reagire alla svelta”, esorta Giovanni Soldini. La plastica non ha una scadenza ma questa emergenza sì. Il 2020 è l’anno in cui si capirà se possiamo ancora fare qualcosa per salvare il pianeta dalla plastica. Ma serve l’impegno di tutti.

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