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Erika e la laurea negata, via libera all'iscrizione dal rettore | VIDEO

Il rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha firmato i documenti che permetteranno a Erika Borellini, la studentessa che si prende cura della madre gravemente disabile, di iscriversi alla Laurea Magistrale. Vi abbiamo raccontato la sua storia con Silvio Schembri

Dopo l’ok del ministro dell’Istruzione, arriva anche la firma del neorettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia sui documenti che permetteranno a Erika Borellini di iscriversi alla Magistrale in Ingegneria Elettronica. “Sono felicissima”, ha detto Erika a Iene.it. “Ha firmato davanti ai miei occhi il documento che mi permette di iscrivermi alla Magistrale. Spero di cuore che questo possa essere d’aiuto a tanti ragazzi nelle mie condizioni!”.

Erika ha 25 anni e vive con i genitori vicino Modena. Ogni giorno si prende cura della madre Lorenza, che sei anni fa ha avuto un ictus ed è rimasta gravemente disabile. Silvio Schembri ha incontrato questa studentessa “caregiver”, cioè che si prende cura di un familiare gravemente malato. In Italia sono più di 7 milioni le persone nella stessa situazione di Erika. La figura del caregiver però non è riconosciuta dalla legge ed è stato proprio questo il motivo per cui Erika si è trovata in difficoltà.

Questa giovane studentessa a febbraio scorso ha ottenuto la Laurea triennale in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Modena e Reggio. “Volevo iscrivermi alla magistrale ma mi è stato negato perché avevo preso un voto troppo basso”, ha raccontato alla Iena. Erika infatti ha preso 84 punti su 110, ma la sua Università ammette studenti magistrali in Ingegneria elettronica solo se hanno ottenuto alla triennale almeno 85 punti. Ma il paradosso, racconta Erika, sta nel fatto che nel suo Ateneo “è previsto che uno studente lavoratore abbia 2 punti riconosciuti”. Quindi se Erica anziché prendersi cura della madre avesse lavorato, avrebbe avuto i punti necessari per l’ammissione alla Magistrale. “Ma a quanto pare accudire un familiare malato non è considerato un lavoro”, dice a Silvio Schembri.

Nelle scorse settimane è arrivato il via libera del Ministro dell’Istruzione affinché gli studenti “caregiver” siano parificati a quelli lavoratori. E adesso finalmente è arrivata anche la firma ufficiale del neorettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Adolfo Porro.

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