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Fratel Biagio a piedi a Bruxelles: “Immigrato, in una parola, persona…” | VIDEO

Il viaggio del missionario Fratel Biagio si è concluso a Bruxelles. Dopo aver visitato la sede Ue in Lussemburgo, si è fermato a Liegi dove ha incontrato un gruppo di minatori palermitani. E, finalmente, dopo 116 giorni e oltre mille chilometri a piedi, è arrivato a Bruxelles

Biagio Conte ha scelto la povertà come San Francesco per aiutare gli emarginati. Noi de Le Iene vi abbiamo raccontato la storia di Fratel Biagio nel servizio di Nina Palmieri che trovate qui sopra.

Più di mille chilometri a piedi attraverso l’Europa, 116 giorni, piedi spaccati e ferite fasciate. Sono questi i nuovi sacrifici di Fratel Biagio per difendere i diritti dei poveri e dei migranti. Prima di incontrare i rappresentanti dei vari partiti politici al Parlamento europeo, si è fermato a riposare: “Tutti hanno diritto a mangiare, ad avere una casa, un lavoro, e questo vale par ogni emarginato, emigrante, immigrato, profugo, in una parola, persona”.

Venticinque anni fa Biagio era riuscito a ottenere il suo primo spazio al coperto per i poveri della città. Oggi la sua missione “Speranza e carità” ospita più di mille persone nel capoluogo siciliano: ex detenuti, prostitute, migranti. Atei, credenti, padri separati. “Credo che bisogna dare a tutti la sicurezza di una casa e di un lavoro”, dice il missionario.

La sua filosofia parte da una frase: “Una società che lascia indietro i più deboli non può essere una società giusta”.

 

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