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Sfregiata con l'acido, i giudici: “Tavares voleva privare Gessica dell'identità” | VIDEO

La Corte d’appello di Bologna motiva la sentenza di condanna a 15 anni di Edson Tavares, che nel 2017 sfregiò gravemente l’ex fidanzata Gessica Notaro. La ragazza, a Veronica Ruggeri, aveva  raccontato le scene da incubo di quando il capoverdiano aveva provato ad uccidersi davanti ai suoi occhi

Edson Tavares agì con la “ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità". Così la Corte d'appello di Bologna motiva la sentenza del novembre scorso con la quale ha condannato l’ex fidanzato capoverdiano di Gessica Notaro alla pena di 15 anni, cinque mesi e 20 giorni di reclusione.

La Corte, che ha negato a Tavares le attenuanti generiche, spiega ancora nella motivazione della sentenza che "nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può contribuire ad attenuare la gravità della condotta”.

 

E Gessica, subito dopo aver appreso di queste motivazioni, ha scritto un post sulla sua pagina Fb: ”Nessuna frustrazione attenua la gravità”. Giustizia e’ stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE.#gessicanotaro #acidattack

L’uomo in primo grado era stato condannato a dieci anni per l'attacco con l’acido e a otto anni per stalking, processi che sono stati poi unificati, e per i quali adesso  sono arrivate le motivazioni.

Gessica Notaro, riminese vincitrice del titolo di Miss Romagna e finalista di Miss Italia nel 2007, era stata aggredita con l’acido la sera del 10 gennaio 2017 dall’ex fidanzato Jorge Edson Tavares, dopo lunghi mesi di persecuzioni e appostamenti da parte sua (e dopo che il ragazzo più volte aveva provato a uccidersi davanti agli occhi di Gessica, forse per attirare la sua attenzione).

Avevamo conosciuto Gessica Notaro attraverso il servizio di Veronica Ruggeri (che potete rivedere sopra), che nell’ottobre del 2017 vi aveva raccontato la coraggiosa battaglia di questa ragazza, ancora incredula per il tremendo assalto subìto.  

“Gli avevo sentito far riferimento un po' di volte a queste aggressioni con l’acido. Poi una persona che ti dice ti rovinerò la vita senza toccarti con un dito… Infatti avevo preso informazioni. Qualche volta – ha spiegato ancora Gessica a Le Iene - avevo usato anche, da casa alla macchina, un casco integrale, per proteggermi. Poi però tutti mi prendevano in giro e allora ho deciso di non indossarlo più”.

E di quel terribile momento, ricorda: “Ho ancora tutto chiarissimo come se fossi ieri, rivivo la scena ogni tanto, la sera prima di addormentarmi. Mi è comparso all’improvviso da dietro il baule della macchina, velocissimo, e mi ha tirato questa bottiglia di acido. E io lì ho pensato: l’ha fatto veramente…”.

Riccard Luzi, uno degli avvocati di Tavares, che una volta scontata la pena verrà espulso dall’Italia, ha già annunciato che il suo cliente farà ricorso in Cassazione.

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