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Giornata contro le mine: 3 vittime su 4 sono civili | VIDEO

Il 4 aprile è la Giornata mondiale contro le mine. Secondo l’Onu tre vittime su quattro che provocano sono civili. Con Luigi Pelazza siamo stati in Bosnia dove sono ancora nascosti oltre 90 mila ordigni pronti a esplodere

Il 4 aprile è la Giornata internazionale contro le mine, che continuano ad uccidere. Tre vittime su quattro che provocano, secondo l’Onu, sono civili. Si tratta di congegni infernali, che continuano a uccidere anni dopo la fine di un conflitto. Noi de Le Iene, con Luigi Pelazza, abbiamo incontrato Davo, l'uomo che dal 1999 dirige una Pro Vita, organizzazione non governativa che si occupa dello sminamento della Bosnia. Sono oltre 90mila quelle ancora nascoste sottoterra.

Si tratta di mine antiuomo e anticarro. Come la VProm-1, la più letale di tutte. È in grado non solo di amputare, ma anche di uccidere chiunque si trova nel raggio di 50 metri. Viene nascosta in mezzo alle foglie e basta sfiorarla passandoci sopra che lancia frammenti di ferro affilati.

I campi minati non ancora segnalati sono moltissimi e dalla fine della guerra in Bosnia, nel 1995, a oggi più di 1.500 persone sono rimaste vittime delle mine. Le operazioni per la bonifica di queste zone dagli ordigni continua. Gli interventi avvengono con l’utilizzo di cani che riconoscono la presenza di esplosivo anche a 13 centimetri sotto terra.

Luigi Pelazza ci mostra l’intervento di recupero degli ordigni e come gli artificieri la disinnescano. L’esplosivo è un mix di tre sostanze, ne bastano pochi grammi per ferire una persona.  

Guarda qui sotto il servizio completo di Luigi Pelazza. 

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