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Giulia Sarti e Rimborsopoli: parla a Le Iene l'ex fidanzato Bodgan | VIDEO

A Le Iene il servizio di Filippo Roma, che ha raccolto le confidenze dell’ex fidanzato e collaboratore della grillina Giulia Sarti, nell’occhio del ciclone per lo scandalo delle mancate restituzioni degli stipendi. E che subito dopo aver parlato con noi si è dimessa dalla presidenza della commissione giustizia e autosospesa dai Cinque Stelle

Giulia Sarti non è più Presidente della Commissione Giustizia. La deputata grillina, attivista della prima ora e una delle paladine più infervorate del Movimento e del suo slogan bandiera “onestà, onestà”, è scivolata sulla buccia di banana di Rimborsopoli.

Uno scandalo reso noto dalla nostra inchiesta, che qualche settimana prima delle elezioni aveva svelato come almeno 14 parlamentari Cinque stelle non avevano restituito, come promesso e raccontato a tutti gli italiani, metà del proprio stipendio e quella parte di rimborsi forfettari riconosciuti dalla legge (che avanzano rispetto alle spese effettivamente sostenute).

Giulia Sarti, dopo essere stata “beccata” e aver restituito ai Cinque stelle 23.500 euro, era stata perdonata da Di Maio. Ora l’esponente grillina è finita nuovamente nell’occhio del ciclone dopo che la Procura ha archiviato l’accusa per appropriazione indebita che lei aveva presentato nei confronti di Andrea Tibusche Bogdan, il suo ex fidanzato e collaboratore. Sì perché la Sarti aveva accusato l’ex fidanzato di aver fatto materialmente sparire quei soldi, a sua insaputa. E insieme alla richiesta di archiviazione, sono stati resi noti anche alcuni messaggi tra i due, nei quali la Sarti di fatto spiegava che era stata invitata a denunciarlo da Rocco Casalino e Ilaria Loquenzi, i responsabili della comunicazione del Movimento, ovviamente affinché lei potesse salvare la faccia.

"Tesò, mi hanno chiesto di denunciarti per salvarmi la faccia", aveva scritto a Bogdan e nella chat di Telegram. Alla domanda di lui se fossero state Le Iene a chiederle di denunciarlo, aveva risposto: "Me lo ha chiesto Ilaria con Rocco per salvarmi la faccia". Filippo Roma decide allora di incontrare Rocco Casalino fuori dal Parlamento, proprio per chiedergli se a consigliare a Giulia Sarti di fare la furbetta fosse stato lui. La Iena incalza e chiede di poter vedere i messaggi del portavoce del presidente Conte con la deputata grillina, ma la chat mostrata da Casalino è stata cancellata. Allora Casalino chiama Giulia Sarti, e quando Filippo Roma insiste per incontrarla insieme a Rocco Casalino lei scoppia a piangere. E al telefono dice: " cavolo, come faccio a darti un appuntamento??? come faccio??". "No no ti aspetto, dimmi quando ci vediamo - spiega Filippo Roma - anche quando finisci dai ti aspetto, così parliamo bene, così è un casino". E lei: "eh io non lo quando finiamo qui finiremo alle 7 però non…". E popi, sempre su Bogdan, aggiunge: "Cioè io ho una telefonata dove questa persona mi dice che ha un tumore al cervello e morirà entro 7 mesi, ci rendiamo conto??". "Appunto siccome sono questioni delicate che è bene chiarire non al telefono che è un casino", ribatte la Iena. "Appunto che non voglio che vadano in televisione le questioni delicate santo dio", conclude lei, mentre sembra stia piangendo al telefono. 

E poco dopo questo nostro incontro esce la clamorosa agenzia con le dimissioni di Giulia Sarti, accompagnate da una precisazione: "Né Ilaria Loquenzi né Rocco Casalino mi hanno spinto a denunciare nessuno, ma si sono limitati a starmi vicino nell'affrontare una situazione personale e delicata".

Le Iene hanno sentito proprio Bogdan, e lui ha confermato di essere solo un mero esecutore delle volontà della sua ex fidanzata: “io non gestivo un cavolo, io le davo una mano a fare i conti quando mi veniva chiesto. Che io avevo disponibilità nel senso che avevo accesso, sì, quello sì. però diciamo che era tutto concordato”. “Quindi tu ad esempio non facevi bonifici a sua insaputa?”, gli chiede Filippo Roma e lui replica secco: ”no, cioè i bonifici se praticamente dovevo anche, che ne so, pagargli la tipa di casa, lei mi scriveva una email guarda c’è da pagare questo paga questo, guarda questa bolletta,  paga quest’altro”. “La Sarti sostiene che non sapeva nulla di queste operazioni – spiega Filippo Roma - mentre se non ho capito male tu sostieni che invece lei sapeva eccome, o no”. “Eeeh hehehe, sarà bello sto processo – replica l’ex collaboratore - io non vedo l’ora di arrivare al processo”. 

E Bogdan ai giudici ha detto anche di più, cioè ha fatto anche capire di sapere come sarebbero stati spesi quei soldi che non erano finiti nel fondo del microcredito. “Ella ha anche prestato del denaro, 7000 euro, a suo padre per l’acquisto di un’autovettura e la ristrutturazione della casa avvenuta nel 2017 e quindi questi soldi che sono venuti a mancare dal suo conto e che ci hanno messo in difficoltà per la rendicontazione e sarà un caso ma proprio “per l’anno 2017 non risultavano essere state versate le somme relative ai mesi di maggio luglio agosto ed ottobre”.

Avevamo incontrato Giulia Sarti prima che arrivasse la richiesta di archiviazione e lei ci ha tenuto innanzitutto a dire di non essere stata “graziata” da Di Maio al contrario dei suoi colleghi coinvolti in Rimborsopoli. “No non è vero, non mi ha salvata. C’è un collegio dei probiviri che nel nostro movimento funziona in questo modo, che ha valutato tutto quello che io ho inviato, ovviamente che poi ha preso la decisione di farmi restare nei Cinque stelle, per ora, poi se verrà fuori altro… Non lo so e vedremo”. E sulla questione dei bonifici revocati, spiega ancora una volta la sua tesi: “Lui gestiva la mia contabilità sì, ovviamente non faceva le cose da solo, la maggior parte di questi bonifici in tutti questi anni sono stati effettivamente fatti al fondo per il microcredito, su qualcuno c’erano dei problemi.  La maggior parte dei bonifici infatti ho già chiarito che venivano fatti, altrimenti non sarebbero stati 20mila euro sarebbero stati 160mila…”

E tra i messaggi delle chat di Telegram spunta pure un’ipotesi tanto suggestiva quanto "pruriginosa": Bogdan sostiene con un amico che parte di questi soldi non restituiti da Giulia Sarti potrebbero essere stati spesi per le riprese di alcuni filmini hard a casa dei due. Filmini in possesso di Bogdan. Sono gli stessi "video controlli di dedo e luca" di cui lui vuole parlare con la Sarti prima che presenti la denuncia, di cui si parla nelle chat acquisite dalla Procura? Sono entrati a far parte di una trattativa che ha preceduto la denuncia di Giulia Sarti a Bogdan?

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