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Poliziotto si giustifica sulle telecamere: "Le ho installate su richiesta dei cittadini” | VIDEO

Luigi Pelazza ci ha raccontato la vicenda del borgo abruzzese Montesabinese invaso da telecamere, piazzate dal poliziotto del paese. Dopo che la Procura lo ha indagato, Angelo Petruccetti si difende: “Le ho messe su richiesta dei miei concittadini per i troppi furti subìti”

 

Angelo Petruccetti, il poliziotto al centro della vicenda del “grande fratello abruzzese”, di cui vi abbiamo parlato nel servizio di Luigi Pelazza che potete rivedere qui sopra, si difende dalle accuse.

Solo qualche giorno fa, dopo il servizio de Le Iene, era partita una doppia indagine della Procura di Avezzano. In particolare si voleva accertare se l’agente avesse piazzato tutte quelle telecamere in paese violando le normative sulla privacy, perché alcune di queste puntavano dritto verso finestre di abitazioni private.

Il poliziotto, per mezzo del suo legale Gianfranco Restaino, fa adesso sapere che “quelle telecamere erano state installate su richiesta formale di gran parte degli abitanti di Montesabinese, per ragioni di sicurezza. Sindaco e proprietari delle abitazioni ne erano a conoscenza. Gli abitanti erano sollevati dal fatto che fossero state installate delle videocamere perché spesso si trovavano la casa svaligiata. Per loro era una forma di sicurezza e di garanzia”.

Luigi Pelazza ci ha raccontato la vicenda che si svolge nel piccolissimo borgo di Montesabinese, in provincia de L’Aquila. Un borgo letteralmente invaso da telecamere in ogni angolo di strada, piazzate da Angelo, il poliziotto del paese.

La Iena prova a chiedergli spiegazioni, ma l’agente non vuole rispondere, scappa e si barrica in casa.

Secondo gli abitanti di Montesabinese, nove persone in tutto, la videosorveglianza di Angelo servirebbe per far partire multe su multe.

Luigi Pelazza è intervenuto e dopo avere cambiato l’orientamento di alcune telecamere troppo invadenti, prova a parlare con il comando della polizia municipale, a cui fa anche notare che le sue tre auto se ne stanno tranquillamente parcheggiate in maniera irregolare. 

Alla fine a collaborare con la Iena è solo il sindaco, che nonostante parecchie resistenze della municipale riesce a far multare quelle auto e le fa rimuovere con il carroattrezzi.

Una rimozione che però ha provocato l’intervento della Procura di Avezzano, che sta valutando anche la correttezza dell’operato del primo cittadino.

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