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Grillo: “Togliamo il voto agli anziani!”. I vecchi rispondono | VIDEO

Beppe Grillo qualche giorno fa ha proposto di togliere il voto sostenendo che a loro non interessa il futuro. Michele Cordaro ha chiesto un commento a chi il diritto di votare lo perderebbe. Barbara Alberti, Vittorio Feltri, Dacia Maraini, Maurizio Costanzo e non solo, rispondono alla provocazione del fondatore del Movimento 5 Stelle

Qualche giorno fa Beppe Grillo ha lanciato la proposta di togliere il diritto di voto agli anziani. “Se un 15enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?”, scrive Grillo sul suo blog. Michele Cordaro è andato da alcuni cittadini italiani di una certa età a chiedere cosa pensano di questa proposta.

Barbara Alberti, 76 anni, scrittrice, risponde: “Vecchio ai miei tempi era un titolo d’onore e adesso viene usato come insulto. Credo che a 16 anni non si sia ancora pronti per votare, bisogna essere maturi”. Vittorio Feltri, 76, direttore di Libero, alla proposta di togliere il diritto di voto agli over controbatte: “Togliere il diritto di voto è anticostituzionale. E poi le decisioni dei ragazzini dovrebbero essere più interessanti delle mie? Lo escludo. A parità di imbecillità cerchiamo tutti di avere gli stessi diritti”. La Iena gli chiede se le cose che interessano a lui sono le stesse che interessano ai giovani. Feltri Risponde in modo molto chiaro: “A me per esempio interessa la figa però non mi ricordo perché”. Anche sulle unioni civili dice la sua: “Le lesbiche mi stanno simpatiche perché hanno i miei stessi gusti”.

Dacia Maraini, 83, scrittrice, gli ricorda: “Grillo sarebbe il primo a perdere il diritto di voto. E comunque ci sono tante persone anziane che pensano al futuro, non per loro magari, ma per i figli o i nipoti”. Però. Le ricorda la iena, gli anziani sono più probabilmente contro matrimoni gay e legalizzazione di marijuana. Ma la Maraini non è d’accordo: “Non è una questione di età, è una questione di cultura”.

Maurizio Costanzo, 81, giornalista, conduttore, autore, commenta: “Ha perso una bella occasione per stare zitto. Comunque, non è vero che si diventa egoisti con l’età. Al massimo rincoglioniti, ma i rincoglioniti ci sono pure a trent’anni”. Costanzo propone anche qualche idea per il futuro: “Diamo il voto ai 16enni che sono molto più svegli di me e di Grillo”. Don Gino Rigoldi, 80, sacerdote ed educatore, fa una proposta diversa: “Sì, lo toglierei. Ma a chi ha tra i 30 e i 50 anni perché tendono a essere più furbi che giusti. E mi farebbe piacere che avessero la possibilità di votare i 16enni”.

Lia Levi, 88, scrittrice, ricorda una cosa molto importante: “Quando era bambina, essendo ebrea ho vissuto le leggi razziali. Quando procedi per categorie vai sempre molto vicino al razzismo. Sul voto ai 16enni invece terrei i 18 come limite per dare loro la possibilità di formarsi. Perché dare il voto a chi non ha ancora trovato se stesso?”. Lina Wertmüller, 91, regista, specifica: “Gli anziani conoscono la vita più dei giovani, quindi hanno maggiore esperienza”. Con questo ben di Dio di intervistati non potevano mancare dei suggerimenti per Beppe Grillo.

Vittorio Feltri affronta il tema della costituzione: “Io l’ho studiata e sono in grado di suggerirgli di dare una ripassata e vedrà che lui non può fare una proposta così idiota”. Dacia Maraini fa un lieve monito: “Stai attento, perché a volte le provocazioni vengono prese sul serio”. Maurizio Costanzo suggerisce di ampliare il suo lessico: “Si distragga con altro, diceva così bene Vaffa, trovi un’altra parolaccia”. Barbara Alberti propone infine il silenzio: “Lui la spara enorme e nessuno la commenta. Sarebbe un boato silenzioso salvifico enorme”.

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