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Pantani, due nuovi testimoni e i dubbi sulla sua morte | VIDEO

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La morte della leggenda del ciclismo, Marco Pantani, il 14 febbraio di 15 anni fa è una delle più grandi tragedie sportive italiane. Per la giustizia il caso è stato archiviato come overdose da cocaina. Con Alessandro De Giuseppe ascoltiamo le parole di nuovi testimoni che non hanno mai parlato prima e che potrebbero stravolgere il caso

Il 14 febbraio di 15 anni fa in un hotel di Rimini verso le 20.30 di sera fu trovato il cadavere di Marco Pantani. Aveva solo 34 anni.

La notizia ha fatto il giro del mondo e quella morte non ha mai smesso di suscitare delle perplessità: suicidio per overdose di cocaina o omicidio? Nel 2016 un provvedimento del tribunale di Rimini ha archiviato tutto e ha stabilito che l’unica conclusione possibile è che Pantani fu vittima di overdose. Insomma, sarebbe morto per aver esagerato con quelle sostanze che lo perseguitavano. 

Stiamo parlando di uno dei più grandi ciclisti degli ultimi anni, vincitore di Giro d’Italia e Tour de France nel 1998 e fermato per i livelli di ematocrito troppo alti nelle analisi di Madonna di Campiglio il 5 giugno 1999, quando stava per vincere il suo secondo Giro (anche questo caso ha sollevato molti dubbi: clicca qui per vedere il servizio di Alessandro De Giuseppe su questo caso).

“La realtà ufficiale discosta completamente dal racconto di molti testimoni” spiega De Rensis, l’avvocato della famiglia Pantani, parlando della sua morte. Noi molte di queste contraddizioni ve le abbiamo già raccontate in un servizio realizzato con Alessandro De Giuseppe.

Nel servizio di questa sera vi mostriamo delle nuove testimonianze. In particolare, quella di un ragazzo mai ascoltato dagli inquirenti. “Non è vero che il giorno prima dormiva lì” dice alle nostre telecamere. Se ciò che dice fosse vero, sarebbe possibile una riapertura delle indagini.

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