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Soldi in nero per finti tamponi ed esami: l'Ausl revoca il medico di base

L'Ausl ha revocato la convenzione con Vieri Riccioni, il medico di base che faceva finti esami e prendeva soldi in nero dai pazienti stranieri come ci ha raccontato Giulio Golia. È stato sostituito con un altro specialista che da oggi lavora nel suo ambulatorio di Prato

L’Ausl Toscana centro ha revocato l’incarico del medico di base Vieri Riccioni con studio a Prato. Dopo il servizio de Le Iene, che potete vedere qui sopra, nei suoi confronti era stato aperto un procedimento disciplinare. Una sua collaboratrice ha raccontato e documentato al nostro Giulio Golia come lui approfittasse dei suoi pazienti, per la maggior parte cinesi, facendo finti esami e facendosi pagare in nero.

In questi giorni nell’ambulatorio di Prato ha preso servizio un medico di famiglia con un incarico temporaneo, come informa l’Azienda Usl Toscana centro che dopo il nostro servizio lo aveva denunciato.

La sua collaboratrice ha documentato quello che accadeva nel suo ambulatorio con una telecamera nascosta. La tecnica sarebbe sempre la stessa: il paziente si presenta con qualche disturbo anche semplice, come un mal di gola, e il dottore dice che per capire meglio serve un esame. In questo caso un tampone. Costo: 20 euro. Il tampone? Invece di analizzarlo lo butta nel cestino. Ma la diagnosi la fa lo stesso: “La signora ha lo stafilococco”. E la manda a casa senza ricevuta.

L’Azienda Usl Toscana centro ha fatto sapere che il medico non era tenuto a richiedere “nessun pagamento al cittadino nell'ambito delle prestazioni dovute”. Inoltre l’Azienda, per accertare la gravità dei comportamenti del medico, ha svolto sopralluoghi nel suo ambulatorio. Da questi controlli è emerso che il medico "non era regolarmente in servizio e non aveva attivato il medico sostituto come previsto dall'Accordo collettivo nazionale. Sono in corso da parte dell'Azienda ulteriori verifiche".

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente dell’Ordine dei medici di Pistoia, a cui è iscritto il medico di base protagonista del nostro servizio. “Sono state avviate le procedure previste con la convocazione del medico nella sede dell’Ordine per raccogliere le informazioni e le circostanze della vicenda riprese dalla trasmissione televisiva”.

Nelle riprese delle telecamere nascoste, oltre al tampone finito nel cestino, si vede il medico effettuare altri esami dall’esito davvero sorprendente. Lo abbiamo visto diagnosticare perfino una gastrite con l’ecografia, “una cosa impossibile”, secondo Pierluigi Bartoletti, vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma. 50, 30, 20, 40 euro: per ogni paziente a cui fa l’ecografia il prezzo è diverso. E dopo queste magiche ecografie arrivano gli elettrocardiogrammi. Quindici secondi per fare una diagnosi con un macchinario che dalle nostre immagini sembra pure spento.

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