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Migranti morti in mare, ecco chi è a pagare per i funerali | VIDEO

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Una militante di Fratelli d’Italia ha sollevato il dubbio. Alice Martinelli è andata a incontrarla per spiegarle come stanno le cose: sono le prefetture a fornire il denaro. E anche agli italiani indigenti viene garantita dalla legge la sepoltura gratuita

Chi ha pagato quelle bare e quei funerali? Ci sono famiglie italiane che non si possono permettere 4mila euro per accompagnare i propri cari al cimitero”. A scriverlo è una militante di Fratelli d’Italia, commentando le immagini dei migranti morti nel mar Mediterraneo.

La Iena Alice Martinelli ha deciso di andare a incontrare questa donna per risponderle. Per farlo però è bene ricordare alcune cose importanti: dal 2013 ad oggi nel Mediterraneo sono morte più di 19mila persone. Molti sono affogati, altri hanno ceduto al freddo, altri ancora alla fame e alla sete. Chi si è salvato lo ha fatto nonostante barconi inadeguati, mancanza di giubbotti di salvataggio e naufragi.

Molti dei migranti morti nel Mediterraneo cercavano di raggiungere Lampedusa. Quando è possibile recuperarne i corpi, ci sono volontari che si adoperano per dare loro una dignitosa sepoltura.

Ma chi paga quindi per queste bare? Sono le prefetture, responsabili di fornire le risorse necessarie. La Iena è andata a dirlo alla militante di Fratelli d’Italia: “Mi dovete però spiegare perché gli italiani indigenti non hanno la stessa possibilità”, risponde. Però agli indigenti è garantito dalla legge la sepoltura gratuita. “Queste persone hanno ovviamente diritto a un funerale dignitoso. Chiedo scusa per averlo scritto male”, aggiunge la militante. Insomma, ricordiamoci sempre di restare umani.

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