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Lele Mora: al posto dello champagne furto e botte

L'ex agente dei vip avrebbe voluto acquistare 40mila euro di champagne di qualità a prezzi da saldo. Ma al momento dello scambio, in un campo rom di Milano, sarebbe stato malmenato e derubato. Soldi, dicono gli inquirenti, prestati a Mora da un uomo del clan mafioso Fidanzati

Verrebbe subito da pensare al povero Pinocchio, ingenuamente derubato dal Gatto e dalla Volpe. Solo che questa volta il Pinocchio della situazione è Lele Mora, ma l’ingenuità è forse l’ultima delle sue note caratteristiche.

La vicenda è ancora poco chiara, per quanto possa essere degna del copione di un film, una commedia all’italiana di quelle con i truffatori troppo esagerati per sembrare credibili. Ma il fatto sarebbe comunque accaduto, ed ha appunto come protagonista (o meglio “vittima”) l’ex agente dei vip Lele Mora, che anche Le Iene avevano incontrato qualche tempo fa in questa intervista di Giulio Golia (di cui trovate un estratto sopra).

Siamo nella primavera dell’anno scorso, a Milano, nella zona sud ovest della città (zona di campagne ma anche di campi nomadi, dove appunto si sarebbe svolta la truffa).

Lele Mora, convinto di poter acquistare una partita di bottiglie di champagne Dom Perignon e Cristal ad un prezzo da saldo di fine stagione, ha con sé 40mila euro in contanti. Soldi che, raccontano ora le indagini degli inquirenti, gli sarebbero stati prestati da un pregiudicato.

Mora incontra il “fornitore” dello champagne e questi lo porta in un luogo per lo scambio (luogo che si è poi rivelato essere uno dei campi nomadi che costellano la zona di via Chiesa Rossa a Milano, lungo il Naviglio).

Al momento di chiudere l’affare, racconta Mora, gli sarebbe stato strappato il borsello con i 40mila euro e un gruppo di donne del campo sarebbe entrato nella roulotte (luogo scelto per lo scambio) annunciando l’arrivo della polizia, con tanto di rumore di colpi di pistola sparati in aria. Un trucco anche banale, se vogliamo, per creare confusione e far scappare l’acquirente (ovviamente senza i 40mila euro, già sottratti dal presunto venditore).

“Ci hanno malmenato e poi tutti insieme, a spintoni, ci hanno cacciato via dal campo", ha raccontato Mora al Corriere della Sera, spiegando ovviamente di non aver presentato denuncia per timore che la notizia arrivasse alla stampa.

Ma il pregiudicato che avrebbe anticipato i 40mila euro a Lele Mora, hanno chiarito ancora le indagini, avrebbe da quel momento iniziato a pressare l’ex agente dei vip, minacciandolo in caso di mancata restituzione dei soldi. E l’uomo non sarebbe stato uno sbandato, spiegano ancora gli inquirenti che lo hanno arrestato, ma uno vicino allo storico clan mafioso dei Fidanzati.

La comunità Rom all’interno della quale sarebbero avvenuti i fatti nega sdegnata, accusando Mora di voler far notizia alle spalle della reputazione dei rom.

“Non ho più nulla, non sono ricco come Corona, campo solo grazie a mio figlio", ha raccontato Lele Mora intervistato ai microfoni de La Zanzara di Radio24.

Mora, che dopo l’esperienza del carcere (condannato per bancarotta e per il “caso Ruby”) e dell’affidamento ai servizi sociali è tornato pienamente in libertà, oggi lavora per un canale televisivo albanese, Top Channel, per il quale dice di creare format tv. Insomma un ritorno ai fasti del Lele Mora che fu.

«Sono stato un ingenuo», ha spiegato ancora ai giornalisti. Proprio come Pinocchio, truffato dal Gatto e dalla Volpe.

Certo che il Gatto e la Volpe si erano accontentati di molto meno dei 40mila euro di Mora, e lo avevano convinto a parole. E Pinocchio non era stato neanche costretto a chiedere le monete alla mafia. Insomma un pasticciaccio, che fa tornare inevitabilmente alla ribalta un uomo che è passato in pochi anni letteralmente dalle stelle alle stalle. Un uomo che anche Le Iene avevano incontrato, e con cui il nostro Giulio Golia aveva a lungo chiacchierato. E profetiche forse, erano state le ultime sue parole: “Non è che tu ora stai usando un basso profilo per cercare di non far parlare di te mentre hai un’anima nera da un’altra parte dove ti stai già organizzando?”, aveva chiesto Giulio Golia. E la risposta era stata alquanto sibillina: “Certo che qualcosa penso per un futuro…”

Guarda qui sotto il servizio integrale di Giulio Golia con l’intervista a Lele Mora.

 

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