Panzironi, multato per 264mila euro: pubblicità che può far male alla salute
Nuova pesante multa dopo quella dell’Antitrust per il giornalista Adriano Panzironi e il suo metodo che promette di vivere fino a 120 anni e di sconfiggere malattie come l’Alzheimer, il cancro e il diabete, di cui ci siamo occupati più volte con Andrea Agresti
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha multato la società di Adriano Panzironi per oltre 264mila euro. Una nuova “mazzata” per la GM Comunicazione Srl, proprietaria dell’emittente nazionale “Life 120 Channel”, con la quale Panzironi trasmette i programmi che la stessa Agcom definisce “di presunta informazione giornalistica”.
“Life 120 Channel ha trasmesso informazioni pubblicitarie potenzialmente lesive della salute degli utenti”, spiega il provvedimento dell’Autorità, “tali da diminuire il senso di vigilanza e di responsabilità verso i pericoli connessi al corretto uso dei farmaci, in particolare sotto il profilo della mancata assunzione degli stessi, o del tipo di alimentazione da seguire e quindi tali da risultare pregiudizievoli per la salute dei consumatori/utenti”.
“L’intera programmazione dell’emittente Life 120 Channel è totalmente finalizzata alla divulgazione dello stile di vita Life 120, di cui la vendita degli integratori della linea Life 120 costituisce il fulcro”.
Se Panzironi ha depositato una memoria in cui spiega che durante la chiamata per l’acquisto dei prodotti i telespettatori “vengono avvisati da una voce preregistrata che Life 120 è uno stile di vita e l’integrazione non può essere considerata curativa”, l’Autorità ribatte che questo elemento non ha alcun valore, perché la telefonata è comunque successiva ai ripetuti messaggi dello stesso Panzironi, sia attraverso la televendita che con le testimonianze di persone intervistate.
Insomma, conclude Agcom: “Il telespettatore meno avveduto che versa in uno stato di particolare vulnerabilità laddove affetto da più o meno gravi patologie non riesce a porre in essere un adeguato senso critico che lo porti a riconoscere la natura pubblicitaria delle trasmissioni che gli sono somministrate”.
Era stata la ministra della salute Giulia Grillo, come vi avevamo raccontato per primi, a chiedere al Garante di intervenire sugli spot di Adriano Panzironi che promette con il suo metodo Life120 di poter vivere fino a 120 anni e di guarire Alzheimer, cancro e diabete. "Basta con le panzironate", aveva tuonato la ministra.
“Sono davvero stufa”, spiega il ministro Grillo in un post sulla sua pagina Facebook, “di vedere in televisione ogni giorno questo personaggio, che senza alcun titolo scientifico, né tanto meno professionale abilitante, continua a pubblicizzare regimi alimentari ‘miracolosi’ e a vendere integratori dietetici in grado di farci vivere ‘120 anni’!”
“Non posso sopportare che si illudano persone, magari in situazione di fragilità emotiva, con rimedi senza basi scientifiche, permettendosi addirittura di fornire indicazioni per combattere e prevenire diabete, Alzheimer, depressione, o ancora peggio di stabilire connessioni causa-effetto tra il consumo di carboidrati e l'insorgere di tumori. Libertà di cura non significa prendere in giro i malati!".
Detto fatto e ora arriva questa pesante multa per Panzironi, che vi avevamo fatto conoscere nel dicembre 2017 con il primo di una lunga serie di servizi di Andrea Agresti (in alto potete vedere il suo incontro con Adriano Panzironi).
Vi abbiamo raccontato del grande business messo in piedi da questo giornalista, che aveva ideato e pubblicizzava attraverso una fittissima rete di emittenti tv locali un suo programma alimentare basato su una particolare dieta e su integratori.
Uno stile di vita dai presunti effetti “miracolosi”, che era proposto alle platee televisive come una rivoluzione epocale in ambito di prevenzione e allungamento della vita. Vivere fino a 120 anni, questo era un po' il cuore del suo metodo: “life 120”, appunto.
Quanto potrebbe vivere l'essere umano se si nutrisse come nel paleolitico? “Sicuramente 120 anni”, sosteneva Adriano Panzironi nel programma tv “Il cerca salute”, in onda da nord a sud su emittenti locali.
Per emulare Matusalemme, basterebbe eliminare quasi tutti i carboidrati e assumere una manciata di integratori che (naturalmente) produce e vende lui stesso. Non solo, ma eliminando pane, pizza, pasta, mais e legumi si potrebbe addirittura guarire o prevenire malattie come Alzheimer o il diabete. Questo, almeno, è ciò che sostiene, pericolosamente, il giornalista Adriano Panzironi.
Qualche giorno dopo il primo servizio, che ha fatto molto rumore nella comunità scientifica e nell’opinione pubblica, abbiamo dato a Panzironi la possibilità di replicare in un’intervista.
Ma ormai il sasso nello stagno era stato gettato, e le onde non sono tardate ad arrivare. Era intervenuto, nel terzo servizio, Lorenzo Piemonti, direttore dell'Istituto di ricerca sul Diabete, che rispetto alle capacità anti diabete della dieta Panzironi aveva tagliato secco: "E' una cazzata”.
Ma il talento di Panzironi non si limitava alla medicina, e spaziava addirittura fino al cinema.
Le Iene si erano interessate di Panzironi anche come produttore di film: sempre Andrea Agresti ha parlato del film “Roma nuda” inizialmente prodotto da Massimiliano Caroletti, marito di Eva Henger, che non avrebbe pagato le maestranze. Qualche mese dopo Panzironi prende le redini della società a produzione avviata. A Le Iene si sono rivolte almeno 26 membri delle maestranze che attendono compensi per un totale di oltre 130 mila euro, a cui si aggiungono quelli di alcuni attori.
Ad ottobre 2018 è arrivata una nuova stangata sul giornalista e “divulgatore scientifico”:l’Antitrust ha multato Panzironi per un totale di mezzo milione di euro. E ora, questa nuova multa di Agcom.
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