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Poliziotti uccisi a Trieste: si indaga sulla “pista tedesca” | VIDEO

La polizia italiana è in contatto con i colleghi tedeschi per conoscere il reale stato di salute di Alejandro Meran, il killer dei due poliziotti uccisi a Trieste. Era stata un’amica di Alejandro, al telefono con Giulio Golia, a dirci che in Germania era curato per schizofrenia e che “in Italia non l’hanno voluto aiutare”

Dopo i poliziotti uccisi a Trieste,  parte l'indagine sulla “pista tedesca”. Una pista suggerita a Le Iene dalle parole di un’amica di famiglia di Alejandro Augusto Stephan Meran, che venerdì pomeriggio ha ucciso gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego all’interno della questura. Vi daremo ulteriori dettagli su questa storia nella nuova puntata de Le Iene, in onda giovedì 10 ottobre dalle 21.15 su Italia1.

La donna, sentita telefonicamente da Giulio Golia (nel servizio che potete rivedere sopra), ha raccontato che Alejandro avrebbe avuto problemi mentali ben documentati in Germania, dove era stato anche ricoverato per schizofrenia in un ospedale di igiene mentale. Meran, stando alla donna, sarebbe poi scappato in Italia e alla madre sarebbe stato negato aiuto dalle strutture sanitarie italiane: “finché non si fa del male o fa del male a qualcuno non possiamo aiutarlo”.

In queste ore è arrivata la notizia che la polizia italiana sta indagando sul passato tedesco di Alejandro, per comprendere le sue reali condizioni psicologiche. Un’indagine che potrebbe anche condurre a una rogatoria internazionale, per acquisire informazioni ufficiali e cartelle cliniche.

Intanto l’avvocato Zacheo, difensore del duplice omicida, dice che “Alejandro non sta bene, andava e va curato”. E spiega che l’unico coinvolgimento del suo assistito in una vicenda giudiziaria in Germania è “un'auto A6 che si dice abbia rubato a un amico e con la quale forse sarebbe andato a sbattere". L’avvocato ha anche annunciato approfondimenti difensivi sul suo presunto uso di droghe leggere.

Alejandro Meran, che al legale ha detto di non ricordare nulla, di leggere la Bibbia e di amare sua madre, è stato intanto sentito in Procura. Insieme a lui i giudici hanno voluto ascoltare anche l’agente di polizia rimasto ferito alla mano sinistra nell'atrio dell'edificio.

Alejandro Augusto Stephan Meran venerdì pomeriggio ha ucciso gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego all’interno della questura di Trieste, dove era stato portato per il furto di un motorino. Giulio Golia è andato a Trieste, per cercare di ricostruire la tragedia avvenuta nel palazzo della Questura.

Ma com’è possibile che un uomo sia riuscito a impossessarsi di una pistola e uccidere due agenti all’interno della Questura? Lo chiediamo a Giuseppe Petronzi, il questore di Trieste: secondo lui è impossibile, a meno di una confessione dell’assassino, ricostruire l’esatta dinamica di quanto successo. “La storia inizia al mattino con la rapina di un motorino, i ragazzi si erano messi alla ricerca del responsabile”, dice. Quando viene rintracciato grazie alla segnalazione del fratello Carlysle Stephan, Alejandro viene portato in Questura: non è ancora in stato di arresto.

Quello che accade da quel momento lo si può solo ricostruire perché l’edificio non è interamente sorvegliato da telecamere. Alejandro chiede di essere accompagnato in bagno e lì viene portato da un agente. Non è chiaro come, ma l’uomo riesce a impossessarsi dell’arma di Pierluigi Rotta e a sparargli.

A soccorrere il collega è Matteo Demenego che viene ucciso a sua volta. Alejandro a quel punto fugge, sparando contro i poliziotti nell’androne della Questura. La sua corsa finisce fuori dal palazzo, dove viene ferito e arrestato.

Per i magistrati Alejandro è uno spietato assassino, lucido e che ha familiarità con le armi. La madre, invece, ha raccontato che la sera prima della tragedia l’uomo delirava e che per questo si era rivolta all’ospedale. E anche la moglie di Carlysle, al telefono con Giulio Golia, conferma che Alejandro sarebbe una persona con dei problemi, e che avrebbe cercato aiuto.

E adesso la polizia italiana vuole chiarire proprio il passato tedesco dell’assassino, per fare piena luce sulle sue reali condizioni mentali.

Vi daremo tutti gli aggiornamenti su questa storia nella nuova puntata de Le Iene di giovedì 10 ottobre, dalle 21.15 su Italia1.

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