Razzismo nel calcio, la giocatrice juventina Eni Aluko lascia l'Italia | VIDEO
Un altro caso di razzismo nel calcio dopo quello recente di Balotelli di cui ci siamo occupati con Nicolò De Devitiis. La giocatrice inglese della Juventus Eni Aluko lascia la Juventus femminile e l’Italia: “Orgogliosa di aver vinto tanto, ma l'Italia è un paio di decenni indietro sul tema dell'integrazione"
Triste addio della calciatrice inglese Eni Aluko alla Juventus all’Italia. Dopo le molte vittorie sul campo, lascia la squadra e il nostro paese. Il motivo: razzismo e poca integrazione. “A volte Torino sembra un paio di decenni indietro sul tema integrazione”, dice. “Sono stanca di entrare nei negozi e avere la sensazione che il titolare si aspetti che io rubi qualcosa”.
Con Nicolò De Devitiis vi abbiamo parlato nel servizio di qui sopra dei cori razzisti rivolti a Mario Balotelli durante il match contro il Verona. “Erano pochi coglioni, ma non 2 o 3, perché li ho sentiti dal campo”, ci ha detto SuperMario.
Non solo, subito dopo sono arrivate le parole allucinanti di Luca Castellini, capo ultras veronese e noto esponente locale di Forza Nuova: “Balotelli non potrà mai essere del tutto italiano, non siamo razzisti, ce l’abbiamo anche noi un negro in squadra”.
Che siano pochi o tanti i “coglioni” che insultano, a volte i giocatori decidono di abbandonare le squadre, il campo e per questo vengono pure squalificati. È stato questo il caso della scorsa settimana del portiere dell’Agazzanese Saidou Daffe Omar di origine senegalese. Dopo i vari insulti “negro di m...” durante il derby Bagnolese-Agazzanese in Eccellenza, il giocatore ha lasciato il campo. La decisione paradossale del giudice: squalifica per un turno per Omar (che era stato espulso per aver lasciato il campo accompagnato poi da tutti i compagni di squadra, così la sua Agazzanese ha perso anche l’incontro a tavolino).