Rider: altroché problema delle mance, ora allarme rapine | VIDEO
Ordinano cibo online e poi rapinano i riders. La Squadra mobile di Bari ha arrestato un giovane appena maggiorenne e incensurato con l'accusa di aver partecipato a una violenta aggressione ai danni di un rider. Con Stefano Corti e Alessandro Onnis, partendo da uno scherzo, abbiamo conosciuto le condizioni del loro lavoro e quanto guadagnano
Un’ordinazione come un’altra: panini, bibite e patatine. Ma dietro si nascondeva una trappola. Subito dopo aver suonato al citofono infatti il rider veniva aggredito con una pietra e derubato, sia del cibo che dell’incasso giornaliero.
Siamo a Bari, nel quartiere San Paolo, e del gruppo di ragazzi coinvolti nell’agguato, solo uno è finito in manette: si tratta di un ragazzo italiano, da una settimana maggiorenne. E ora gli agenti della Squadra mobile stanno indagando per identificare gli altri componenti della banda.
Tuttavia le aggressioni non sarebbero un fatto isolato. La gravità e la ripetitività dei fatti aveva indotto l'azienda di consegne a escludere il quartiere San Paolo di Bari dall'area operativa proprio a seguito di continue aggressioni che hanno avuto come vittima i rider.
Noi de Le Iene vi avevamo già parlato dei rider in merito allo sciopero del 28 giugno scorso. Nato per chiedere più diritti, ma anche maggiori incentivi per le consegne notturne e in caso di maltempo: “Le aziende ci devono ascoltare. Pretendiamo i nostri diritti, più soldi per tutti!”, avevano dichiarato i rider. Salario minimo garantito, indennità di cassa per contanti, incentivi per le consegne con il maltempo e in orario notturno, ma anche la tredicesima, la quattordicesima e il Tfr: queste le richieste dei rider.
E in meno di una settimana sono morti ben tre rider. Tutti e tre giovani, uccisi mentre effettuavano le loro consegne. Pujan è morto travolto da un camion a Barcellona. Due giorni più tardi lo stesso destino è toccato a Burgao che si trovava a Londra. Nelle stesse ore è morto Karim a Parigi, dopo tre giorni di agonia.“Vogliamo che le società pongano fine a questo eccidio che negli ultimi 3 anni e mezzo ha coinvolto decine di lavoratori morti mentre erano in consegna durante il turno” dichiarano i rider.
Con Stefano Corti e Alessandro Onnis abbiamo voluto conoscere (come sempre partendo con il sorriso) il loro lavoro e le condizioni che ogni giorno devono subìre. Stiamo parlando di circa 150mila persone assunte come collaboratori con contratto occasionale: si lavora su richiesta. La paga è a consegna e può essere 5 euro lordi o 3 euro e 63 centesimi a chilometro in linea d’aria. Un rider guadagna circa 8 euro l’ora, per una media di 64 euro al giorno.