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Una notte con i rider, fra blacklist dei vip e sciopero

Rider delivery cibo domicilio mancia paga

Alla vigilia dello sciopero dei rider e dopo aver pubblicato la blacklist dei vip che non lasciano le mance, Stefano Corti e Alessandro Onnis li incontrano per capire realmente com’è il loro lavoro

Infiamma la protesta dei rider che il primo maggio potrebbero fermarsi per uno sciopero. Tutto è partito dalla pubblicazione della blacklist dei vip che ordinano regolarmente con le app di consegna a domicilio e che non darebbero la mancia. Nel mirino ci sono Chiara Ferragni e Fedez, Marracash e Platinette, e tanti altri personaggi accusati di avere il braccino corto.

“Ricordatevi sempre una cosa clienti: entriamo nelle vostre case, vi portiamo il cibo e qualsiasi altra cosa vogliate”, scrive il collettivo di Deliverance Milano formato da rider impiegati nella città di Milano. “Sappiamo tutto di voi. Sappiamo cosa mangiate, dove abitate, che abitudini avete”.

Anche noi de Le Iene ci siamo interessati alle condizioni di lavoro dei rider. Scopriamo che lavorano per 8 euro all’ora, il più delle volte con bici o moto propri e spesso non hanno neppure l’assicurazione. I nostri Stefano Corti e Alessandro Onnis si sono messi sulle tracce del collettivo che ha scritto quelle parole, che però preferisce non commentare. Così non ci resta che parlare con i singoli rider fingendoci clienti.

Per una settimana ordiniamo solo cibo tramite app che ci portano direttamente a casa. E li accogliamo nelle situazioni più paradossali: una volta ci presentiamo in una pozza di sangue, un’altra come fossimo tossici e pure con le acque rotte per l’imminente parto (di Corti!).

Così riusciamo a parlare con loro e ci raccontano realmente com’è il lavoro e la vita di un rider. Commentano anche quel post con la lista nera e soprattutto ci svelano tutti i retroscena delle mance.

 

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