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Torturati, perseguiti e uccisi: la giornata per 70 milioni di rifugiati

Sono 70 milioni i rifugiati in tutto il mondo, tra loro 27 milioni sono bambini. Oggi 20 giugno l’Onu dedica un giorno a loro. Per dire basta a torture e discriminazioni, come quelle dei lager in Libia che vi abbiamo raccontato con Gaetano Pecoraro

Sono oltre 70 milioni i rifugiati nel mondo. Tra questi 27 milioni sono bambini fuggiti dalle guerre. Il 20 giugno è la Giornata mondiale dedicata a loro. L’obiettivo dell’Onu è quello di portare al centro dell’attenzione le condizioni di vita di richiedenti asilo e sfollati, costretti a fuggire da guerre e persecuzioni. Ma anche dalle torture, come ci ha raccontato il nostro Gaetano Pecoraro nella sua inchiesta sui centri di accoglienza in Libia che potete vedere qui sopra.

Secondo Save the Children, i 27 milioni di bambini rifugiati non hanno più accesso all’educazione. "Fino a quando la migrazione continuerà a essere affrontata come un’emergenza e non come un fenomeno strutturale, rischiamo di continuare a perdere intere generazioni di bambini”, denuncia l’organizzazione.

Anche noi de Le Iene ci siamo occupati delle condizioni in cui versano i migranti in Libia. Mentre nella capitale Tripoli si combatte in mezzo ci sono i civili e molti migranti chiusi in centri simili a lager.

Gaetano Pecoraro ha incontrato nove ragazzi che sono stati in questi centri dove non c’era cibo né lo spazio per sedersi, con appena due bagni per 800-900 persone. Uno di loro racconta di essere stato torturato fino a perdere i sensi, anche con l’elettricità. Raccontano di pestaggi all’ordine del giorno, con bastoni e catene. Molti poi finirebbero nelle mani di trafficanti di uomini che chiedono soldi per liberarli. Intanto in condizioni così disumane proliferano malattie come la scabbia ma anche la tubercolosi.

 

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