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Contro il “maresciallo” dei Rolex tarocchi si muove la Marina militare | VIDEO

L’uomo ”beccato” da Andrea Agresti, che si vantava di essere intoccabile in quanto maresciallo della Marina militare e con gli agganci “giusti”, in realtà era un semplice graduato. Ma pur sempre un militare, e infatti adesso la Marina sta valutando se agire contro di lui

Altri guai per il militare della Marina beccato da Andrea Agresti a vendere attraverso annunci su internet Rolex contraffatti (nel servizio che potete vedere qui sopra).

Due giorni dopo il nostro servizio si muove la Marina militare, che in un comunicato ufficiale spiega: “I preposti funzionari della Forza Armata, sulla scorta delle immagini televisive trasmesse, hanno individuato nella figura del sedicente maresciallo un graduato, che però da tempo è in aspettativa per motivi sanitari”.

“Sedicente”, spiega il comunicato, perché come vi abbiamo raccontato un giorno fa di tarocco l’uomo non aveva solo i Rolex ma anche il grado che vantava con gli acquirenti. Ce lo avevate segnalato voi, con un’email arrivata alla redazione de Le Iene: “l’uomo non è un maresciallo ma un graduato, e per l’esattezza un sottocapo di 1^ classe scelto”.

Adesso per questo militare si profilano guai ancora più seri di quello di essere stato beccato e sbugiardato dalla Iena: “il comandante di Corpo competente – prosegue infatti il comunicato della Marina – ha proceduto alla tempestiva comunicazione alle autorità giudiziarie (militari e ordinarie) per i reati ipotizzabili nella condotta del militare”.

E la Marina, che spiega come questi comportamenti “danneggino in primo luogo l’immagine della Forza armata, degli uomini  e delle donne che svolgono con onore, dignità e sacrificio il proprio dovere in servizio”, sta anche pensando di applicare eventuali misure disciplinari e di costituirsi parte civile in un futuro procedimento a suo carico.

Tutto era nato da un ragazzo con la passione per gli orologi, che su Internet aveva trovato un annuncio molto appetibile sulla vendita di un Rolex usato e ci aveva contattato. Qualcosa infatti non gli tornava: un orologio che normalmente costerebbe circa 7000 euro era offerto a meno di 200.

Il ragazzo s'insospettisce ma dall’altra parte il venditore gli dice di stare tranquillo perché lui è una persona fidata: un maresciallo della Marina militare, per l’appunto.

Così, il ragazzo diventa nostro complice e va a casa del maresciallo per visionare la merce e la fa vedere pure a noi visto che indossa le nostre micro camere. A quel punto il sospetto che si tratti di merce contraffatta diventa una certezza, perché è lo stesso “maresciallo” a dircelo. Si vanta pure della precisione con cui viene riprodotto ogni dettaglio del Rolex, dell’importanza dei suoi clienti, dei soldi che riesce fare con questo business illegale e ribadisce che lui può perché un maresciallo della Marina “chi cazzo lo controlla?”.

A controllarlo però è Andrea Agresti, che all’improvviso sbuca fuori e si unisce all’incontro: ma a questo punto l’uomo abbassa i toni.

La Iena lo fa scusare e lo invita a lanciare anche un appello: “La contraffazione e la ricettazione sono attività illegali che devono essere combattute, non alimentate”. Ora sarà la stessa Marina militare a combattere contro le sue malefatte. Vi terremo aggiornati. 

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