Russiagate, Salvini e quelle strane lettere dell'ambasciatore di Mosca | VIDEO
Silvio Schembri racconta la lettera dell’ambasciatore russo in Italia all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per reprimere le agitazioni dei lavoratori allo stabilimento siciliano della russa Lukoil. Una storia che potrebbe legarsi all’affaire Metropole, ovvero al presunto tentativo di finanziamento russo alla Lega per 65 milioni di dollari
“Prima gli italiani” è sempre stato il cavallo di battaglia elettorale della Lega di Matteo Salvini. Ma siamo sicuri che questo motto valga sempre e comunque? Silvio Schembri ci racconta la vicenda dello scambio epistolare intervenuto nella primavera scorsa tra l’ambasciatore russo In Italia, l’ex vicepremier leghista e l’ex prefetto di Siracusa.
La vicenda potrebbe legarsi all’affaire Metropole, ovvero l’incontro nell’omonimo albergo di Mosca del 2018 tra una delegazione russa e una italiana, guidata dall’ex portavoce di Salvini, Gianluca Savoini. Ufficialmente l’incontro avrebbe avuto come scopo l’acquisto di una fornitura di carburante della società russa Lukoil, mentre per gli inquirenti che indagano avrebbe in realtà coperto un tentativo finanziamento dei russi alla Lega, per 65 milioni di dollari (una vicenda per la quale Matteo Salvini non è indagato).
Lo scambio epistolare di cui vi abbiamo parlato ha avuto per oggetto i numerosi scioperi avvenuti negli ultimi dieci anni allo stabilimento siciliano di proprietà della Lukoil. Scioperi che, spiegava l’ambasciatore nella lettera a Salvini, “avrebbero provocato danni per alcuni milioni di euro, nonché arrecato danni per la reputazione di Lukoil”.
Ed ecco che, pochi giorni dopo questa che potrebbe sembrare una “pressione”, parte una nuova lettera, questa volta da Matteo Salvini al Prefetto di Siracusa (oggi in pensione). Una lettera nella quale il ministro dell’Interno chiede in pratica al Prefetto di prendere adeguate misure a tutela dell’impianto. E infatti quest’ultimo, subito dopo la lettera di Salvini, emana un’ordinanza in cui vieta gli assembramenti davanti a tutti gli stabilimenti industriali dell’area siracusana.
E se questo intervento di Matteo Salvini fosse collegato a quel presunto tentativo di finanziamento dei russi alla Lega? Silvio Schembri è andato a chiederlo proprio all’ex ministro degli Interni. Che però, come potete vedere nel servizio qui sopra, non l’ha presa benissimo.