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Sbarco sulla Luna 50 anni fa: il confronto fra Terrapiattisti e l'astronauta Guidoni | VIDEO

Era il 20 luglio 1969 quando l'uomo mise per la prima volta piede sulla Luna. Sono passati 50 anni da quel momento epico, ma anche c'è chi pensa che non sia mai avvenuto, che la terra sia piatta e che la Nasa sia un enorme complotto. Con Gaston Zama abbiamo fatto incontrare due di loro con un astronauta  

Era il 20 luglio 1969 quando un uomo di nome Neil Armstrong poggiò per la prima volta nella storia dell’umanità il piede sulla Luna. Era il coronamento della missione Apollo 11, capitanata dalla Nasa e iniziata il 16 luglio dal centro spaziale intitolato a John F. Kennedy in Florida. L'equipaggio era formato da tre astronauti statunitensi: Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins. Un traguardo che per risonanza mediatica, entusiasmo e coinvolgimento forse non è stato più eguagliato.

Sono passati 50 anni da quel successo dal sapore fantascientifico e, incredibile ma vero, c’è ancora chi crede che l’uomo sulla Luna non ci sia mai stato. Con Gaston Zama vi abbiamo portato in un viaggio attraverso le teorie fantasiose e complottiste di coloro che non solo credono che l’uomo nello spazio non ci sia mai stato, ma anche che l’evoluzione sia una bufala e che, ebbene sì, la Terra sia piatta. Per convincere i terrapiattisti che non è così, il nostro Gaston Zama ha addirittura portato due di loro, Roberto e Albino, su un ring di fronte a un vero astronauta: Umberto Guidoni.

Prima di iniziare questo match all’ultimo complotto, ne abbiamo approfittato per fare a Guidoni qualche domanda. Com’è la Terra vista dallo spazio? “Uno spettacolo indimenticabile, bellissima". Rotonda? "Non c’è alcun dubbio!”. Ma per Roberto, che come molti terrapiattisti è convinto che gli astronauti non siano altro che attori ben pagati dalla Nasa, capo del super complotto, non è possibile che Umberto sia stato nello spazio. “La domanda è come si passa da 4mila a 27mila e 600 chilometri all’ora”, incalza subito Roberto. Ma l'astronauta lo corregge: “in realtà si parte da zero, dal livello del mare, dalla Florida”. 

Ma secondo Roberto è impossibile che l’uomo sia stato in grado di costruire una macchina capace di raggiungere i 28 mila chilometri orari. “A quella velocità l’essere umano diventa una scimmia”, dice inspiegabilmente Roberto. “Abbiamo visto gli esperimenti”, precisa per avvalorare la sua tesi. A questo punto Roberto decide di giocarsi uno dei suoi jolly: “E come mai non esiste nemmeno una foto della Terra?”. L’astronauta è incredulo: “Sul sito della Nasa ci sono migliaia di fotografie”. “Non sono foto della Terra!” si inalbera Roberto. “È tutto fatto con lente fish eye”. E cioè con lenti che stravolgerebbero il piano del nostro pianeta. 

Arriviamo così al punto più delicato: lo sbarco sulla Luna. “Sulla Luna non ci sono mai andati”, dice Roberto. E qui Albino si sente di intervenire in aiuto dell’amico: “Non ci sono mai andati sulla Luna, sveglia!”. Già perché secondo i terrapiattisti proprio dallo sbarco sulla Luna sarebbe iniziato il grande inganno della Nasa: “È stata tutta una fake news”, sentenzia Roberto.

Umberto fa un ultimo tentativo per convincere i due: tutti noi possiamo vedere che la Terra è tonda perché la nostra ombra data dal sole durante l’eclissi è chiaramente circolare, come se lo spiegano? “Vabbè perché la Luna è tonda”. Cinquant’anni per ammettere solo questo!

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