Due cuori e la sindrome di Down, ma questo matrimonio non s'ha da fare? | VIDEO
Alberto e Alessandra sono uniti dall’amore e dalla sindrome di Down. Ma a mettersi di traverso tra i ragazzi ci sarebbe l’istituto dove lei vive con le suore. Non vogliono che i due innamorati si incontrino? Nina Palmieri è andata a indagare
Questa è la storia di Alberto e Alessandra. Due ragazzi accomunati dall’amore e dalla sindrome di Down che però, oltre a unirli, ora li divide.
“Mi chiamo Alberto e quest’estate ho conosciuto una ragazza con la sindrome di Down. Ci siamo innamorati e abbiamo vissuto giorni felicissimi”. Iniziava così l'email che abbiamo ricevuto qualche mese fa. Lui è talmente innamorato della sua Alessandra che tiene il conto del tempo da cui non la vede: ben 130 giorni. Un colpo di fulmine da cui è nato un amore puro: qualcosa però si è messa in mezzo.
Da allora Alberto non pensa altro che ai giorni felici con lei: “Mi sento diverso dagli altri perché non ho avuto una ragazza, non mi sono fidanzato”, dice a Nina Palmieri. Alberto è nato con alcune malformazioni che non gli hanno però impedito di avere una vita felice. Racconta che il giorno più bello della sua vita è stato quando ha incontrato Alessandra: “Mi ha conquistato il suo affetto, il suo amore. È stata una tenerezza enorme”.
Anche lei ha la sindrome di Down. Insieme vivono giornate idilliache finché Alberto le chiede di sposarsi: "Mi ha detto di sì". Ma dopo la gioia arriva il momento di dividersi. Alessandra vive in un istituto di suore. “Loro le fanno da genitori, purtroppo”, dice lui.
In tutti questi mesi Alberto dice di aver parlato con lei solo una volta. “Ho provato a chiamarla tante volte, ma le suore non me l’hanno passata”, sostiene. Così fa un altro tentativo davanti a noi. “Ad Alessandra non manca. Lei non la ama, non si illuda”, dice di essersi sentito dire Alberto da una suora. Anche la mamma di lui ha provato a mettersi in contatto con Alessandra: “Ma mi hanno detto che per ordine del tutore non possono passarcela”.
Nina Palmieri vuole capire se effettivamente esistono divieti per non far incontrare questi due ragazzi, ma così non sembra. “Non voglio perdere per nessun motivo questo amore”, si ripete Alberto. Insieme decidiamo di accompagnarlo all’istituto dove vive la sua innamorata. Davanti all’ingresso lo facciamo entrare da solo, ma registriamo tutto con una telecamera nascosta. “Alessandra non c’è perché è in gita. Poteva avvisare così glielo dicevamo”, gli risponde chi lo accoglie. “Qua facciamo telefonare chiunque, nessuno intralcia nessuno”.
Così Alberto può solo tornare sui suoi passi. Al secondo tentativo entra con la nostra Nina, ma ancora ci rispondono di aspettare perché nella struttura è il momento della cena. Noi aspettiamo e aspettiamo, ma nessuno ci riceve. Arriva la notte, le luci si spengono e anche la speranza di Alberto di incontrare la sua Alessandra.