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Il più giovane malato di Sla lancia sfida: "Può salvarmi la vita"

Avevamo conosciuto Paolo Palumbo, il più giovane malato di Sla, con Giulio Golia. Ora una clinica israeliana è pronta a cure sperimentali, ma occorre 1 milione di euro! E Paolo vi sfida a un “challenge” che potrebbe salvargli la vita

“Permettetemi di fare gol, un gol che forse mi salverebbe la vita”.

Avevamo conosciuto Paolo Palumbo e la sua lotta coraggiosa contro la Sla a maggio del 2017, nel servizio di Giulio Golia (che potete vedere sopra). All’epoca 19enne e più giovane malato di SLA d’Italia, Paolo aveva scritto insieme allo chef Pomata un bel ricettario di cucina, dedicato proprio ai suoi compagni di battaglia.

Un modo per restituire, almeno a tavola, un po’ di gusto per la vita a tutte le persone affette dalla “sclerosi laterale amiotrofica”, una terribile malattia neurodegenerativa per la quale non esiste ancora una cura definitiva. “Sognavo di diventare uno chef di livello”, aveva raccontato Paolo al nostro Giulio Golia. Un sogno coronato grazie all’aiuto del ristorante del padre, che poi ha fatto nascere in lui l’idea del ricettario. “Ho conosciuto un paziente in una fase molto avanzata della malattia – racconta Paolo a Giulio Golia -  e gli ho chiesto cosa gli avesse tolto la malattia. Lui, senza pensarci neanche un secondo, mi ha detto che la malattia gli aveva levato il piacere di sentire i sapori. Allora ho pensato ad un libro di ricette per chi avesse problemi di deglutizione, con alimenti che si possono ingerire senza masticare, perché frullati”.

Una sfida vinta, ma adesso per Paolo ce n’è una nuova, ancora più importante. Il ragazzo infatti è stato inserito in Israele in un protocollo di cura sperimentale, che potrebbe salvargli la vita. Ma c’è un problema…

“Occorre quasi un milione di euro entro giugno, data di partenza del protocollo – spiega ancora Paolo -.  L’azienda israeliana che ne è responsabile (https://brainstorm-cell.com/), mi ha mandato il preventivo spiegandomi che per la terapia sarebbero bastati 560 mila dollari ma altri 3-400mila sarebbero stati necessari per le spese di ricovero. Calcolate che ogni giorno di ospedalizzazione in più costa dagli 8 ai 12 mila dollari”.

Un ostacolo enorme, cui però questo ragazzone che trabocca di voglia di vivere non ha nessuna intenzione di arrendersi. Ed ecco allora l’idea di un “challenge”, una sfida social che spera possa diventare virale.

“Ho inventato una sfida, l’ho chiamata PASSA LA PALLA,  UN CALCIO ALLA SLA. L’idea è che questa sfida venga passata proprio come una palla tra calciatori, celebrità e persone famose. Si tratta di fare una donazione, anche solo simbolica, fare uno screen della donazione effettuata e pubblicarla sui social, taggandomi con il mio profilo Facebook (https://www.facebook.com/paolomax.palumbo ) e condividendo il link della raccolta fondi che ho creato. Al tempo stesso la palla andrà passata a un altro personaggio che verrà nominato e che farà a sua volta la stessa cosa. Purtroppo c’è poco tempo, non posso perdere questa occasione importantissima per colpa della mancanza dei fondi”.

L’idea è allora quella di raccogliere la palla, di dire “ho fatto l’assist per mandare Paolo in Israele” ed aggiungere “ora PASSO LA PALLA a…”.

E l’ultimo passaggio di questa partita sarà proprio per Paolo Palumbo, per permettere a questo ragazzo innamorato della vita di continuare a sorridere. Vogliamo provarci? 

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