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Terrore sul bus: nessuna fidanzata, il ragazzo gridava “Dio ti amo” | VIDEO

Sy, l’autista che ha dirottato lo scuolabus deve restare in carcere in misura cautelare. Su tv e web tutti hanno visto il video del ragazzo che fuggendo dal bus in fiamme gridava ti amo. Non era un grido d’amore ma una preghiera rivolta a Dio

“Mi sono ripreso dallo spavento”, dice Guglielmo, il ragazzo che mentre fuggiva dall’autobus in fiamme ha gridato “ti amo, io ti amo“. Questa frase ha colpito tutti, ma come racconta ad Alice Martinelli, non era rivolta a una fidanzatina. “Era rivolta al signore, sul pullman eravamo tutti disperati e anch’io ho voluto fare la mia preghiera e quando siamo riusciti a salvarci mi è sembrato che si fosse avverata quindi ho voluto ringraziare Dio e ho urlato Dio ti amo”. Le cose sono andate così, nessuna storia d’amore ma un sincero ringraziamento a Dio dopo lo scampato pericolo.

Il 20 marzo Ousseynou Sy dirotta uno scuolabus con dentro 51 ragazzi delle medie, due insegnanti e un collaboratore scolastico. Il suo scopo era fare un’azione dimostrativa che avesse un impatto internazionale.

Sy doveva portare i bambini in palestra ma ferma l’autobus e annuncia che andranno invece all’aeroporto di Linate, e prima che i passeggeri capiscano lui cosparge l’autobus di benzina. Ai professori dà il compito di legare le mani dei bambini con delle fascette di plastica e di ritirare i cellulari.

Mentre eseguono gli ordini del dirottatore i professori hanno già in mente un piano. Stringono le fascette ai ragazzi seduti davanti, quelli più visibili da Sy e lasciano larghe quelle dei ragazzi seduti nelle ultime file. Rami, uno dei ragazzi delle ultime file, non consegna il cellulare ma lo nasconde nella giacca. Riccardo, vicino a lui, si libera delle fascette e quando l’autobus riparte e Sy è impegnato alla guida, chiama il 112.

I carabinieri intervengono e riescono a bloccare la corsa dell’autobus. Due gli parlano dal finestrino mentre altri tre vanno verso il fondo dello scuolabus per liberare i passeggeri. Mentre i ragazzi scappano dal finestrino posteriore Sy dà fuoco al mezzo.

Mentre le fiamme divampano tutti i passeggeri riescono a fuggire e Sy viene catturato. È durante questa fuga che uno dei ragazzi grida “ti amo Dio, ti amo”.

Alice Martinelli ha incontrato quel ragazzo e gli altri protagonisti di questa vicenda che ci raccontano tutto quello che hanno vissuto.

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