La truffa di Ciro Gallo: la Bmw in vendita e la mozzarella da 50mila euro | VIDEO
Alessandro Di Sarno smaschera la truffa della Bmw venduta a 50mila euro e barattata con una mozzarella da due chili. Dopo essere arrivato fino in Bulgaria incastra Ciro Gallo
Una Bmw in vendita a 50mila euro barattata con una mozzarella da due chili. Alessandro Di Sarno ci parla della truffa che è capitata a Enrico. A contattare Le Iene è proprio lui: “È una storia che mi ha devastato”, ci dice. Tutto ha inizio quando Enrico mette in vendita per 50mila euro la sua Bmw X2 sul portale online subito.it. Un vero affare infatti lo contattano immediatamente.
“Mi chiama l’acquirente, un certo Ciro Gallo. Chiudiamo l’accordo a 47.500 euro. Ma non ero convinto, così gli ho chiesto una fotografia dell’assegno. Di tutta risposta per tranquillizzarmi mi dice che lui ha una latteria e mi avrebbe mandato una mozzarella da due chili”. Ed Enrico ci casca con tutte le scarpe. “Si è presentato con la mozzarella, io mi sono addolcito”.
I due si vedono a Pordenone e chiudono l’affare. Ma Enrico non sapeva ancora che Ciro Gallo era uno pseudonimo di un pluripregiudicato, condannato per estorsione. “Abbiamo controllato insieme l’assegno e la banca ci ha confermato che era tutto a posto. Che cosa potevo fare in questa situazione”, si chiede Enrico che proprio non poteva immaginare di avere in mano un assegno clonato.
Per fortuna Enrico ha lasciato il gps attivo e tramite app può vedere gli spostamenti della sua auto. “Ciro Gallo era a Castellammare di Stabia, ma non mi tornava che si era comprato 50mila euro di macchina e non aveva ancora fatto il pieno”, dice Enrico. Dopo qualche giorno però c’è un’amara sorpresa: “L’auto era finita in Bulgaria. Lì ho capito che era una truffa”. E ovviamente i soldi dell’assegno circolare non sono mai arrivati sul suo conto.
A Enrico rimane in mano solo la grossa mozzarella da 2 chili. Sempre tramite l’app scopriamo dove la Bmw è parcheggiata da giorni. Così Enrico e Alessandro Di Sarno volano fino a Sofia. Quando la vede scoppia in lacrime: “Sono stati due mesi da incubo”.
Ma c’è un problema, il parcheggio dove è stata lasciata l’auto è della polizia bulgara. “L’abbiamo sequestrata per irregolarità a una persona che abita qui vicino”, ci dice un poliziotto che però non ci rivela l’identità di questa persona. Così sempre tramite l’app del gps ricostruiamo gli spostamenti del veicolo nei giorni prima. Arriviamo a una casa dove a una donna chiediamo se mai avesse visto questa Bmw. Ci risponde che la sorella potrebbe essere informata della vicenda. Così corriamo da lei: “Non ho idea di come questa macchina sia arrivata dall’Italia in Bulgaria. Mio marito l’ha comprata da Ciro Gallo che l’ha portata qui”, dice. Ci spiega anche che l’auto è stata acquistata in contanti per 38mila euro. “Ora non riusciamo a trovarlo, altrimenti mi farei ridare i soldi visto che mi hanno sequestrato l’auto”. Loro non ne vogliono più sapere di questa storia. E alla fine ci restituiscono la chiave dell’auto. Non resta che andare a riprendere l’auto dalla polizia!
Così torniamo in Italia per metterci sulle tracce di Ciro Gallo. L’indirizzo di dove abita a Castellammare di Stabia lo recuperiamo dall’app del gps e lo troviamo in carne e ossa! “La macchina l’ho demolita”, ci dice, ma in realtà non è così. “L’ho truffato e quindi? Ora non lo faccio più”. Ci sarà da fidarsi?