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Violenza sulle donne, uccisa a coltellate: l'ultima denuncia solo 5 giorni fa

Adriana Signorelli, 57 anni, è stata uccisa nella notte tra sabato e domenica. Dopo la sua denuncia era stato attivato il “codice rosso”, ma non è servito a salvarla. Per l’omicidio è stato fermato il marito, già condannato per maltrattamenti in famiglia

L’ultima aggressione era avvenuta solamente 5 giorni fa. Tra il 27 e il 28 agosto Adriana Signorelli, 57 anni, aveva denunciato il marito Aurelio Galluccio ed era stato attivato il “codice rosso”, la nuova legge per proteggere le vittime di violenza domestica: ma non è servito, perché la donna è stata uccisa a coltellate nella notte tra sabato e domenica in casa sua a Milano.

“Quel che si poteva fare è stato fatto” ha dichiarato il capo della Procura Francesco Greco, “certamente il codice rosso è uno strumento utile ma il problema è come gestirlo”. E il problema infatti è la progressione di denunce, una trentina al giorno, che rende difficile in concreto riuscire a estrapolare i casi più gravi perché tutti quanti per legge devono essere trattati con urgenza.

Adriana, in seguito alle denunce e all’attivazione del codice rosso, aveva garantito che si sarebbe trasferita dalla figlia, ma contrariamente a questa promessa la vittima non ha mai lasciato l’appartamento di Milano, quello delle reiterate violenze dell’ex. E in quell’appartamento è stato trovato il suo corpo riverso sul pavimento con la schiena trafitta da profonde coltellate.

Fermato il marito Aurelio Galluccio, 65 anni, già arrestato per maltrattamenti in famiglia quattro anni fa e condannato nel 2016. Due anni dopo, è stato nuovamente condannato: aveva incendiato la porta di casa della donna e aveva cercato di sfregiarla lanciandole contro benzina e candeggina. I prossimi passaggi dell’inchiesta saranno la richiesta di convalida del fermo e di trasferimento in carcere.

I numeri della violenza sulle donne in Italia rimangono allarmanti: nel 2018 è stata uccisa una donna ogni 72 ore, 108 in totale nei primi 10 mesi dello scorso anno (ultimi dati disponibili). Sono tante però le donne che hanno trovato la forza di denunciare le violenze subite, che la maggior parte delle volte avvengono tra le mura domestiche e che per, sottovalutazione, sono sfociate in omicidi. 

Noi de Le Iene teniamo i riflettori accesi sulle storie che vedono le donne vittime di violenza. Con Nina Palmieri vi abbiamo raccontato la storia di Filomena Lamberti, sfregiata con l’acido dal marito mentre dormiva. Era stata attaccata perché dopo anni di violenze aveva trovato la forza di chiedere la separazione. A Le Iene ha raccontato: “mi ha girata mentre dormivo per prendere bene il volto”. 

Vittima della violenza del coniuge, Filomena era arrivata a non uscire più di casa, prigioniera delle sue ossessioni: “Ero chiusa in un cerchio, isolata da tutti”, ci aveva raccontato. L’uomo, Vittorio Giordano, è stato condannato a soli 18 mesi di carcere. “Non è facile guardarsi allo specchio e non ritrovarti più quella che eri", ci aveva detto. "Due erano le scelte: o andare avanti oppure farla finita. Decisi di riprendermi in mano la mia vita, godendomi la mia libertà”.

 

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