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Vip testimonal inconsapevoli: la truffa delle pubblicità | VIDEO

Molti Vip vengono usati a loro insaputa per promuovere prodotti che non hanno mai visto e per i quali non ricevono un centesimo. Persino Nadia era stata usata per pubblicizzare una crema dimagrante. Andrea Agresti ha indagato su questo caso

Rocco Siffredi non ha mai pubblicizzato una crema per allungare il pisello. Nadia Toffa non ha mai pubblicizzato una crema dimagrante. Milly Carlucci non ha mai prodotto e venduto creme di bellezza. Jovanotti e la regina Elisabetta non hanno mai pubblicizzato i bitcoin.

Di bufale come queste però è pieno il web.

Finire testimonal inconsapevole di una pubblicità è capitato anche al primario Roy De Vita: “Mi sono arrivate centinaia di telefonate e email di pazienti che mi chiedevano spiegazioni su un fantomatico siero della giovinezza”. Ma il dottore non ne sapeva niente né era coinvolto in alcun modo con questo prodotto. Inoltre, come medico non può nemmeno fare pubblicità a un prodotto perché sarebbe contro il codice deontologico.

Andrea Agresti prova a risalire ai furbetti dietro a tutto questo acquistando il siero miracoloso del dottor De Vita. Purtroppo, risalire alla localizzazione geografica della sede attraverso i server che ospitano i siti di e-commerce che vendono il siero è molto difficile.

Ma non impossibile, e dopo numerosi tentativi e ricerche, Agresti ottiene l’indirizzo di un’agenzia pubblicitaria in provincia di Napoli. La contattiamo con la scusa di voler commercializzare un gel anticaduta, cioè un gel che fissa i capelli e allo stesso tempo risolve il problema della calvizie.

Ci incontriamo di persona e ci fanno subito capire di essere le persone giuste per lanciare il nostro gel nel migliore dei modi. “Dobbiamo fare una sorta di caccia ai polli”, ci spiega il team manager dell’azienda. I polli ovviamente sono i potenziali clienti.

Ecco le cose da fare. Uno, smuovere le acque sui social inventando studi che confermano l’efficacia del prodotto. Due, creare informazioni attorno al prodotto. Cioè approdare su tutti i social e i blog. Tre, portare “il pollo” all’acquisto.

“È tutto marketing, per esempio con le creme anticellulite, non è vero che se ti metti la crema ti passa”, commenta il team manager. Quando spunta Andrea Agresti però la voglia di vantarsi della sua abilità commerciale scompare e lascia il posto alla più classica e infantile delle difese: “Non sono stato io”.

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