Avigan: in Giappone al via la sperimentazione del farmaco contro il coronavirus
È iniziata in Giappone la sperimentazione dell’Avigan. Lo studio coinvolgerà 100 contagiati da coronavirus. Anche in Italia sono stati autorizzati i primi test sul farmaco nella battaglia contro il Covid-19, come conferma Junji Okada, general manager della casa farmaceutica che lo produce
È partita nei giorni scorsi in Giappone la sperimentazione del farmaco Avigan, una delle prime speranze per vincere il coronavirus. Ad annunciarlo è la casa farmaceutica Fujifilm Toyama Chemical, che lo testerà fino a giugno su 100 contagiati. Il farmaco è stato approvato in Giappone nel 2014 per curare l’influenza, ma non ha ancora ricevuto la necessaria approvazione del governo per trattare il Covid-19 a causa degli effetti collaterali ancora poco chiari.
Anche in Italia è stata annunciata la sperimentazione dell’Avigan dopo che un farmacista romano, Cristiano Aresu, ha sostenuto in un video diventato virale che questo farmaco sia in grado di curare “fino al 90% dei casi” di coronavirus, come potete vedere qui sopra. L’Agenzia italiana del farmaco ha così annunciato l’avvio di uno studio clinico in Lombardia. "Noi siamo i primi candidati a sperimentarlo , spero ci arrivi presto il prodotto dalla Fuji", ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia.
Nel frattempo in Giappone è partita la sperimentazione. “Soltanto il ministero della Sanità può decidere a quali ospedali distribuirlo. Attualmente sono in corso due ricerche cliniche, ma sono ben 6 i farmaci oggetto di studio come possibili trattamenti anti Covid-19”, spiega al Corriere della sera Junji Okada, general manager della divisione farmaceutica di Fujifilm. Al momento l’Avigan non può essere venduto direttamente al pubblico, perciò non è distribuito nelle farmacie, ma è controllato dal governo.
L’obiettivo è quello di somministrare il farmaco “a quei pazienti già ammalati di Covid-19 con febbre sopra i 37,5 gradi da almeno 4 giorni, tosse, mal di testa e che hanno già sviluppato la polmonite”, sottolinea Okada. Secondo uno studio avviato in Cina il farmaco sarebbe in grado di ridurre i sintomi del coronavirus. La Fujifilm procede con la sperimentazione seguendo un calendario ben preciso: “Ipotizzando che un trattamento dura 14 giorni, se le cose vanno bene, potremmo inviare i dati al governo nel giro di un mese, o poco più, per chiedere l’approvazione della nuova indicazione”. Intanto anche l’Italia si sta muovendo per mezzo dell’Aifa verso i test come conferma Junji Okada: “Ci ha contattato e ci ha chiesto campioni clinici di Avigan, perché il nostro farmaco non è stato approvato in Europa o negli Stati Uniti”.