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I genitori della “bambina di legno” a De Luca: “E quella promessa? Arianna ha bisogno ora” | VIDEO

Un mese fa il governatore della Campania Vincenzo De Luca aveva “promesso che avrebbe sbloccato entro il 30 luglio” una parte del risarcimento per Arianna, entrata al Cardarelli di Napoli a 2 mesi per una bronchiolite e uscita 15 anni fa con una tetraparesi spastica, come vi abbiamo raccontato con Veronica Ruggeri. La corte d’Appello ha sospeso il pagamento di tre milioni di euro che l'ospedale è stato condannato a pagare in primo grado

“Presidente, Arianna ha bisogno adesso di quel risarcimento non tra 10 anni”. Eugenio Manzo, il papà della “bambina di legno”, si appella in questo video che ci ha inviato direttamente al governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo una promessa disattesa. Veronica Ruggeri ci ha racconta la storia di Arianna e la battaglia dei suoi genitori che dura da 9 lunghi anni (qui il servizio). 

Arianna ha 15 anni, a 2 mesi è entrata in ospedale per una bronchiolite ed è uscita con una tetraparesi spastica, ipovedente e sorda. Una sentenza di primo grado condanna l’ospedale Cardarelli al risarcimento del danno che sarebbe stato causato, secondo i giudici, dall’aver sottoposto a sedazione prolungata la neonata con un farmaco sconsigliato per i bambini. Secondo la sentenza i genitori hanno diritto a un risarcimento di 3 milioni di euro. Ma il Cardarelli di Napoli ha presentato ricorso in Appello, e la corte ha deciso la sospensione del pagamento in attesa del giudizio di secondo grado.

Quei soldi sono necessari per curare Arianna che ha bisogno di continua fisioterapia e interventi. A inizio luglio dopo la decisione della corte d’Appello, i genitori hanno iniziato lo sciopero della fame, interrotto poi per problemi di salute del padre. Qualche giorno più tardi, l’11 luglio, Eugenio e Matilde sono stati ricevuti dal presidente De Luca. “Ha detto di voler risolvere la questione con una transazione che avesse alla base la sentenza di primo grado”, ha spiegato a Iene.it l’avvocato Mario Cicchetti. “Ma quel primo bonifico che ad Arianna spetta di diritto, promesso per il 30 di luglio, non è mai arrivato”. 

“Nonostante i tanti solleciti, non abbiamo più avuto risposta, stiamo ancora aspettando”, dice Eugenio accanto alla figlia nel video che potete vedere qui sopra. “Dopo essere stata vittima della malasanità e delle lungaggini della giustizia”, aggiunge l’avvocato Cicchetti, “la piccola Arianna è stata presa in giro anche dal presidente De Luca. Ci chiediamo se quelle promesse rientrano tra quelle elettorali…”. 

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