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La Calabria rispolvera i vitalizi: basta un giorno da consigliere per poter maturare l'assegno

Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità una norma che prevede per tutti i consiglieri, anche quelli dichiarati ineleggibili o decaduti, la possibilità di continuare a versare i contributi per 5 anni e maturare così il vitalizio. “Una tempesta in un bicchiere d’acqua”, prova a difendersi l’opposizione del Pd. Ma Lega e FdI promettono di cancellare subito la nuova norma

Meno di due minuti, approvazione all’unanimità. E’ stato sufficiente al consiglio regionale della Calabria per modificare la norma che regolamenta il “trattamento di fine mandato”, meglio noto come vitalizio. La norma stabilisce che i consiglieri, anche se decadono dopo un solo giorno, possono continuare a versare i contributi per tutto l’arco della legislatura. Alla fine dei 5 anni, quindi, possono maturare il vitalizio.

Una scelta che sembra incredibile, tanto più in un momento in cui non solo la Calabria ma tutta l’Italia stanno cercando di sopravvivere alla crisi economica causata dal coronavirus. A provare a mettere una pezza sulle inevitabili polemiche che sono nate è stato lo stesso presidente del consiglio regionale, Domenico Tallini: “I vitalizi in Calabria sono stati aboliti da tempo”, dice alla Gazzetta del Sud. “Non vedo dov’è lo scandalo: a fronte di 38mila euro di contributi versati in una legislatura, si maturerebbe un’indennità di fine mandato, a 65 anni, da 600 euro netti al mese”.

Insomma nessun problema per l’uomo che guida il consiglio regionale della Calabria e che la commissione parlamentare antimafia aveva dichiarato “impresentabile” prima delle elezioni: anche se un consigliere è dichiarato ineleggibile e decade dalla carica può continuare a versare i contributi e prendere poi un vitalizio. Norma che, vale la pena ricordarlo, è stata approvata all’unanimità da maggioranza e opposizione.

E a quanto pare anche i consiglieri del Pd la pensano allo stesso modo: “Una tempesta in un bicchier d’acqua”, dicono in una nota. “Smentiamo categoricamente che si tratti del ripristino dei cosiddetti vitalizi. Non c’è stato nessun tentativo di riportare in vita cose inesistenti: chi lo afferma, forse è male informato. In tutta Italia esiste soltanto il sistema contributivo”. Poi, però, si accorgono che forse qualcosa non va: “L’errore commesso è stato quello di riconoscere, anche a un consigliere dichiarato a posteriori ineleggibile, la possibilità di continuare a versare i contributi fino alla fine della consiliatura di riferimento”.

Quindi è una tempesta in un bicchiere d’acqua o è stato commesso un errore? Forse si potrebbe propendere per la seconda, visto che i capigruppo di Fratelli d’Italia e Lega hanno promesso che lunedì sarà presentata una proposta di legge per “per ripristinare l’inammissibilità alla contribuzione volontaria del consigliere regionale la cui elezione sia stata annullata”. E anche lo stesso presidente Tallini, dopo le polemiche, ha fatto sapere di aver convocato la conferenza dei capigruppo per "concordare la procedura di cancellazione della norma sull’ammissione alla contribuzione volontaria". Un dietrofront clamoroso insomma. E una brutta pagina per il consiglio regionale della Calabria.

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