Cane legato e trascinato a Siracusa, l'arrivo dell'uomo in caserma | VIDEO
Ha legato un cane all’auto e lo ha trascinato per metri nelle campagne di Priolo, in provincia di Siracusa. Il responsabile sarebbe un 69enne che è stato convocato in caserma nelle ore successive ed è stato denunciato per maltrattamenti. Qui su Iene.it vi mostriamo il video del suo arrivo dai carabinieri
Un cane legato a un’auto e trascinato per metri. Il video di questo orrore avvenuto a Priolo, in provincia di Siracusa, sta facendo il giro d’Italia. A compierlo sarebbe stato un 69enne che è stato convocato in caserma, come potete vedere nel video qui sopra nel video dell'Oipa, l'Organizzazione internazionale per la protezione degli animali.
Ancora non è chiaro per quale motivo il pensionato avrebbe trascinato un randagio per decine di metri nelle campagne siracusane, dove il randagismo è molto diffuso. La foto di questa scena tanto orribile quanto ingiustificata è stata pubblicata online.
Nel frattempo alcuni passanti hanno soccorso il cane ormai esanime dalla sofferenza. Nonostante il rapido intervento di un veterinario, la bestiola è morta. Intanto le immagini sono state viste anche dai carabinieri che hanno avviato le indagini risalendo all’intestatario dell’auto. Si tratta di un pensionato che è stato convocato nelle ore successive dai militari ed è stato denunciato per maltrattamenti. Qui su Iene.it vi mostriamo il suo arrivo in caserma.
“Se fosse successo in Svizzera lo andavano a prendere a casa, in Italia invece si viene convocati in tutta calma”, dice Davide Acito, attivista di Action Project Animal, che abbiamo conosciuto per le sue battaglie contro i mercati di carne di cane in Cina. “Siamo abituati a sentire notizie simili in Asia dove trascinano cani con le macchine, qui invece siamo in Italia dove però le leggi sulla protezione degli animali non sono ancora state inasprite e il massimo che rischia è una denuncia per maltrattamento”. Proprio per chiedere pene più severe, il 29 marzo Acito assieme a decine di associazioni animaliste sarebbe dovuto scendere in piazza, ma tutto è stato sospeso per il coronavirus.
“Un atto vergognoso che merita verità e giustizia”, ha commentato il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, che ha presentato denuncia.