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Carabiniere adescatore di 13enne: la Procura sequestra chat e video porno | VIDEO

Veronica Ruggeri aveva teso una “trappola” al carabiniere che aveva adescato in chat una ragazzina di 13 anni, con messaggi e inviti a sfondo sessuale, presentandosi all’appuntamento organizzato dalla zia della giovane. Dopo il sequestro di pistola e distintivo, adesso la Procura di Verona ha acquisito tutte le chat e i video porno mandati dall’uomo  

La Procura di Verona ha acquisito le chat porno e i video hard che il carabiniere 37enne di cui vi abbiamo raccontato nel servizio di Veronica Ruggeri (che potete rivedere qui sopra) ha mandato ad una ragazzina di 13 anni, dopo aver rubato l’identità a un 15enne morto qualche anno fa.

Secondo il procuratore di Verona Angela Barbaglio le chat del carabiniere, a cui ieri i colleghi hanno sequestrato pistola e distintivo, conterrebbero “frasi sconcertanti, ancora più gravi in quanto provenienti da un esponente delle forze dell’ordine”.

Contro l’uomo, che Veronica Ruggeri aveva incontrato andando all’appuntamento che la zia della ragazzina aveva organizzato con il carabiniere, si starebbero adesso valutando pesantissime ipotesi di reato: dalla tentata violenza sessuale alla corruzione di minore, fino all’adescamento alla pedo-pornografia.

La Iena ci ha raccontato del tentativo di adescamento online da parte del carabiniere, che in chat si era finto un 15enne per avvicinare, con messaggi a sfondo sessale, una ragazzina veneta di 13 anni.

L’uomo era stato “incastrato” dalla zia della giovane, che fingendo in chat di essere la nipote aveva organizzato un incontro reale in provincia di Verona, al quale poi si era presentata Veronica Ruggeri.

“Lui mi ha detto che avrebbe potuto ospitarmi un suo amico adulto perché sua mamma non voleva", ci racconta la zia Natasha. "E mi ha detto che avrebbe potuto ospitarmi in cambio di un rapporto sessuale”.

Quando l’uomo si è presentato all’appuntamento e ha visto le telecamere, ha iniziato a cercare delle scuse: “Ho cercato di capire di cosa avesse bisogno questa ragazza. Era giusto per vedere fino a dove voleva arrivare”. La Iena allora gli legge alcuni dei messaggi molto spinti che lui avrebbe mandato, ma l’uomo risponde che erano solo “provocazioni”.

Poi però, incalzato da Veronica Ruggeri, aveva ammesso di avere qualche problema: “Troverò un modo di contattare qualcuno per vedere dove sono le mie debolezze, dov’è che sbaglio. Perché ho capito che ho dei problemi se voi continuate a dire questa cosa”, dice alla fine l’uomo. “Ho bisogno di parlare con qualcuno”. 

Subito dopo il nostro servizio i carabinieri sono intervenuti perquisendo la sua abitazione e l’armadietto personale e sequestrando pistola e tesserino dell’Arma.

Ora interviene la Procura, con il sequestro di quelle chat e dei video a sfondo sessuale mandati alla ragazzina.

Per l’uomo, per il quale si valutano ovviamente ipotesi di reato in sede penale, si apre anche un altro fascicolo d’indagine, da parte della giustizia militare e un terzo della Corte dei Conti, essendo un impiegato pubblico.

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