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Carlo in Rsa: giudice respinge revoca, Barra resta amministratrice. Si muove il Garante | VIDEO

Carlo Gilardi, il novantenne di Airuno che è stato ricoverato in una Rsa apparentemente contro la sua volontà, ha passato il Natale in Rsa e il suo ritorno a casa non sembra imminente. La giudice Marta Paganini del tribunale di Lecco ha respinto la richiesta di revoca dell'amministratrice Elena Barra. Intanto si muove il Garante dei diritti delle persone private della libertà 

Carlo Gilardi, il novantenne di Airuno, in provincia di Lecco, che è stato ricoverato in una Rsa apparentemente contro la sua volontà e di cui vi abbiamo parlato con Nina Palmieri, ha passato il Natale in Rsa e ancora non si sa quando tornerà a casa. Anzi. Questa mattina la giudice Marta Paganini del tribunale di Lecco, a una settimana dall'udienza di martedì scorso, ha respinto la richiesta di revoca dell'amministratrice Elena Barra avanzata dall'avvocato di Carlo, Silvia Agazzi. 

Secondo la giudice, la Barra avrebbe agito correttamente, rispettando le volontà del suo assistito: Carlo avrebbe accettato spontaneamente il ricovero in Rsa non rendendo necessario alcun trattamento o accertamento sanitario obbligatorio. 

Come vi abbiamo mostrato nei servizi di Nina Palmieri, però, alcuni sostengono che dal verbale dei Carabinieri intervenuti quel giorno si potrebbe evincere che l’accertamento sanitario obbligatorio fosse già pronto e solo la resa finale di Carlo, dopo un’estenuante opposizione al grido "Voglio la mia libertà", ha impedito che venisse eseguito. E sappiamo anche, grazie alle registrazioni audio, che la Barra a Carlo aveva parlato solo di visite mediche, negando il ricovero in Rsa, da lui temuto. 

Sul possibile rientro a casa di Carlo, sembra non esserci nessuna data certa perché le sue case sono occupate e perché necessitano di importanti opere di manutenzione. Cosa si stia facendo per liberare o per ristrutturare quelle abitazioni non si sa. Così come non vengono citate le possibili soluzioni abitative individuate dai cugini di Carlo che stanno cercando di aiutarlo insieme all'avvocato Mattia Alfano. 

E che un suo ritorno a casa non sia imminente lo lascia pensare anche un'altra cosa: la giudice spiega che Carlo si trova bene in Rsa dove si starebbe dedicando alla lettura e ad altre attività che lui ama. Noi invece sappiamo, perché questo è quello che Carlo ha detto al suo avvocato, che il suo desiderio è sempre quello di tornare libero e di vivere fuori dall'Istituto.

Questo è quanto risulta anche al Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale che sta seguendo da vicino la vicenda. Una bella notizia perché il Garante, dopo aver nei giorni scorsi parlato con tutti i protagonisti e aver raccolto la documentazione necessaria, ci ha comunicato che “fermo restando l’esito della sentenza che deve essere rispettata” si sta attivamente adoperando “affinché le volontà del signor Gilardi vengano rispettate, in osservanza delle convenzioni internazionali”.

A riguardo proprio oggi il Garante ha scritto al presidente del Tribunale di Lecco, oltre che alla giudice e all’amministratrice Barra, “al fine di limitare l’ulteriore compromissione del principio di autodeterminazione del signor Gilardi in tutte le sue forme ed espressioni, compreso il diritto di visita”.

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