Ha chiuso la clinica psichiatrica La Chimera: “Debiti e 65 persone senza stipendio” | VIDEO
Un anno fa Luigi Pelazza si è occupato della clinica psichiatrica La Chimera in provincia di Reggio Calabria. Nonostante le promesse del commissario straordinario alla sanità calabrese Saverio Cotticelli, la situazione è precipitata fino alla chiusura. Ai debiti di allora se ne aggiungono di nuovi con stipendi non pagati da due anni a 65 persone tra dipendenti e fornitori
“La Chimera ha dovuto chiudere e ora 65 persone aspettano di essere pagate da anni, nonostante le tante promesse”. Ci sono rabbia e delusione nelle parole di Giuseppe Zurzolo, l’ex presidente della comunità protetta per pazienti con disturbi psichiatrici gravi, di Cannini, un piccolo paese della provincia di Reggio Calabria. Abbiamo conosciuto lui e i suoi ospiti nel servizio di Luigi Pelazza di un anno fa (clicca qui per il video).
Abbiamo trascorso una giornata con il personale e gli ospiti della Chimera, dove non sembrava proprio di stare in una clinica psichiatrica, perché ambienti e clima erano quelli di una casa famiglia. Ci hanno mostrato le loro attività che puntano a rieducare i pazienti con disturbi psichici, ma soprattutto ci hanno parlato delle loro condizioni economiche. Già un anno fa da quasi dodici mesi non percepivano lo stipendio. “In un’ispezione i Nas hanno tutto in regola, tranne alcuni muri aggrediti dall’umidità”, sostiene Zurzolo nel servizio di Luigi Pelazza. “Abbiamo eseguito in pochissimo tempo i lavori necessari per ripristinare quei locali ma succede che la commissione regionale che avrebbe dovuto fare uscire una nuova ispezione di controllo, non la manda”. Il risultato? La Regione Calabria avrebbe chiuso ufficialmente la clinica perché lei stessa non ha fatto eseguire l’ispezione di verifica degli avvenuti lavori di ripristino per l’umidità. Per questo La Chimera non avrebbe più ricevuto i finanziamenti con cui pagare il personale e le spese di struttura, nonostante avesse continuato ad assistere le persone.
Luigi Pelazza ne ha parlato con il commissario straordinario alla sanità calabrese, il generale Saverio Cotticelli: “Non c’è solo La Chimera, ce ne sono altre venti di strutture analoghe che erogano servizi senza essere pagate. Io farò pagare tutti, è giusto che chi ha lavorato sia retribuito. Lo faccio oggi stesso”. La parola del Generale si tramuta, in pochi minuti, nella decisione di mandare alla Chimera 500mila euro e nel proposito di inviare quanto prima la commissione di ispezione affinché la Chimera, se dovesse superarla, possa riprendere anche formalmente a lavorare.
La situazione precipita fino al punto di non ritorno. “Dal 5 novembre 2019 la Chimera è stata chiusa e sono stato costretto a licenziare 27 persone”, dice oggi Zurzolo nel video che potete vedere qui sopra. “Dai 500mila euro promessi da Cotticelli nulla è cambiato. I soldi non sono mai arrivati e il nostro debito ammonta a un milione e 300mila euro”.
Di questi 800mila euro sono i soldi degli stipendi da pagare da gennaio 2018 ai dipendenti. A cui si aggiunge mezzo milione di euro di debiti con i fornitori come fruttivendoli, supermercati, lavanderie. “C’è chi è tornato qui a riprendersi la merce e chi non mi permette neppure di fare la spesa per la mia famiglia”, dice Giuseppe che vive nel paese di 700 persone. E i pazienti con problemi psichiatrici che fine hanno fatto? “Le Aziende sanitarie hanno deciso di trasferirli in altre strutture e di non pagare più la Chimera”.
In questa situazione drammatica si aggiunge anche una certa delusione. “Nessuna istituzione ci ha più risposto. Sono spariti nel nulla la Procura di Reggio, quella di Locri e anche quella di Catanzaro. Nessuno ci risponde”, sostiene Zurzolo che quindi ha ricontattato Le Iene. “Chiedo a chiunque a livello nazionale riesca a risolvere questo problema affinché io paghi lo stipendio di 65 persone che hanno lavorato per me e per i miei pazienti”.