Coppie binazionali: dagli Stati Uniti a Milano per riabbracciarla (in quarantena) | VIDEO
Abbiamo seguito il viaggio di Seth dal Montana fino a Milano per riabbracciare la sua compagna, Fabiola. Come tantissime coppie in cui uno dei due partner vive fuori dall’area Schengen, Seth e Fabiola sono rimasti lontani per otto mesi. Fino a che il decreto del 7 settembre non ha permesso loro di ricongiungersi. Ma alcuni paesi sono ancora esclusi da questo provvedimento e la battaglia del movimento Love Is Not Tourism non si ferma qui
“Non posso credere di venire da te”, “Sono così contenta di riabbracciarti di nuovo”. L’emozione è palpabile nella telefonata tra Fabiola e Seth. Del resto è una serata speciale. Il giorno dopo questa telefonata si sono potuti finalmente riabbracciare dopo otto lunghissimi, stranissimi mesi. Quella di Fabiola e Seth è una delle tante storie di coppie rimaste separate dal coronavirus. Su Iene.it vi abbiamo raccontato la battaglia delle coppie binazionali, in cui uno dei due vive fuori dall’area Schengen, per ricongiungersi durante questa pandemia. Attraverso il movimento “Love Is Not Tourism Italia" queste coppie hanno chiesto a gran voce al governo di permettere ai loro compagni, anche se non sposati o conviventi, di raggiungerli in Italia sospendendo quindi per questi casi specifici il travel ban imposto per contenere la diffusione del coronavirus, applicando misure di sicurezza come tamponi e quarantena obbligatoria. E finalmente, nel Dpcm del 7 settembre, il governo italiano ha permesso a molte di queste coppie di ricongiungersi. E questa per Fabiola, italiana, e Seth, americano, è stata una vera vittoria, che abbiamo voluto raccontarvi con Kena. Anche se la battaglia del movimento non è ancora finita, perché sono molte le coppie che ancora non possono riabbracciarsi.
“Io e Seth stiamo insieme da nove anni. Ci siamo conosciuti online nel 2006 e ci siamo incontrati di persona per la prima volta nel 2011 in Italia. Ci siamo messi insieme e da allora abbiamo sempre viaggiato tra Italia e America per poterci vedere”. Insomma, una relazione che non teme le distanze, tanto che a gennaio 2020 “Seth mi ha chiesto di sposarmi”. Poco dopo, però, arriva la pandemia: “A gennaio è stata l’ultima volta che ci siamo visti. Poi è arrivato il lockdown e ha spazzato via tutti i nostri piani”. Seth e Fabiola, come tantissime altre coppie binazionali, rimangono bloccati nei rispettivi paesi, senza avere idea di quando potranno rivedersi. Fino a inizio settembre, infatti, per le coppie in cui uno dei due partner vive fuori dall’area Schengen il ricongiungimento nel nostro paese non era possibile. Insomma, non solo il turismo, ma anche l’amore si è dovuto arrendere al travel ban. Arrendere per modo di dire però, perché, sotto il motto “Love is not tourism”, “l’amore non è turismo”, tante coppie sono appunto riuscite a ottenere il permesso di ricongiungersi anche in Italia.
“Ora Seth è in viaggio per venire qui da me”, dice emozionata Fabiola nel video che potete vedere qui sopra. Un viaggio davvero lungo, che parte dal Montana. Seth per sicurezza ha portato con sé la documentazione che attesta che lui ha una relazione stabile con Fabiola come foto insieme e vecchi biglietti aerei, ma non sa se e quando dovrà esibirla. “Mi hanno chiesto il motivo per cui vado in Italia e se ho delle prove della mia relazione”, dice arrivato all’aeroporto del Montana.
Il viaggio di Seth prosegue senza intoppi e, arrivato a Milano Malpensa, può finalmente riabbracciare la sua Fabiola. Ma per alcune coppie questo momento non è ancora arrivato. Il movimento Love Is Not Tourism infatti continua a battersi per quei partner che sono rimasti esclusi dal Dpcm del 7 settembre: “Tante coppie di cui uno dei due partener è nella lista F sono impossibilitati tuttora a vedersi”, spiega Fabiola. La lista F è infatti l’elenco dei paesi da cui non è permesso l’ingresso in Italia. “Noi come movimento Love Is Not Tourism chiediamo che anche a queste persone sia data la possibilità di incontrarsi come è stata data a noi. In questo momento chiunque è nella lista F è obbligato a incontrarsi in un paese terzo, se ne ha la possibilità, e questo non è giusto”.
Fabiola e Seth si sono potuti riabbracciare, anche se la sua permanenza in Italia è durante giusto il tempo della quarantena. “È dovuto tornare in America per lavoro”, spiega Fabiola. “Programmare il matrimonio è difficile di questi tempi incerti, quindi ci concentriamo più su scadenze a breve termine”. Come il prossimo viaggio di Seth in Italia: “speriamo che possa tornare a Natale”. Anche perché una preoccupazione, ci dice Fabiola, non se ne va: “Ora possiamo vederci, ma abbiamo sempre paura che possano toglierci questo diritto. Non è giusto essere trattati da coppie di serie B, perché non lo siamo”.