Coronavirus, Conte: “Divieti fino al 13 aprile. Non possiamo vanificare i nostri sforzi”
Il presidente del consiglio ha confermato la proroga dei divieti e delle restrizioni per contenere i contagi da coronavirus fino al 13 aprile
“Proroghiamo l’attuale regime delle misure restrittive così come sono state disposte fino al 13 aprile”, lo ha confermato il presidente del consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa di mercoledì 1 aprile. Il giorno in cui il totale 13.155 decessi. “Una ferita che mai potremmo sanare, stiamo attraversando la fase acuta dell'emergenza. Ci rendiamo conto che chiediamo uno sforzo e un ulteriore sacrificio, ma se smettessimo di rispettare le regole e iniziassimo ad allentare queste misure tutti gli sforzi sarebbero vani. Pagheremmo un costo altissimo non solo economico, sociale e psicologico, saremmo costretti a ripartire e non ce lo possiamo permettere".
Conte ha anche ricordato chi non rispetta i divieti. "C’è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole. Ricordo ci sono sanzioni severe e multe onerose perché non possiamo permetterci che l’irresponsabilità di alcuni possa comportare danno a tutti e dobbiamo rispetto al personale medico che è quello più direttamente esposto ai focolai del contagio e a tutti i lavoratori che vanno a lavoro ogni giorno. Mi dispiace che queste misure capitino a ridosso della Pasqua, momento di condivisione e serenità, ma dovremo affrontare questi giorni di festività con questo regime restrittivo. Con questo sforzo ulteriore potremo valutare una nuova prospettiva nel momento in cui i dati dovessero consolidarsi inizieremo un allentamento delle misure. Non vi posso dire se sarà il 14 aprile. Valuteremo l’inizio della fase 2, quella della condivisione del virus fino alla fase 3 cioè l’uscita dall’emergenza e il ripristino delle nostre abitudini con rilancio e vita sociale”.
L'unica novità introdotta in questo nuovo decreto che ricalca il precedente riguarda le sedute di allenamento degli atleti. "Sospendiamo anche queste onde evitare che le società sportive possa pretendere queste sedute anche solo nella forma di un allenamento. Non sono più consentiti negli impianti delle società, gli atleti potranno allenarsi in forma individuale".
Una decisione anticipata questa mattina dal ministro della Salute Roberto Speranza. "I dati migliorano ma sarebbe un errore cadere in facili ottimismi", ha detto durante l'informativa in Senato sulla situazione dell'emergenza coronavirus. "Gli italiani hanno dato una grandissima prova di maturità”, aggiunge anticipando che la ripresa "sarà prudente e graduale". Al centro del dibattito nelle ultime ore c'è stata l'"ora d'aria" per i minori purché accompagnati da un genitore. Campania e Lombardia hanno puntato il dito contro questa decisione, facendo prevalere le loro ordinanze che non prevedono passeggiate all'aperto. "Non abbiamo autorizzato l'ora del passeggio con i bambini. In fase di interpretazione abbiamo detto che se ci sono dei bambini, quando un genitore va a fare la spesa si può acconsentire l'accompagno di un bambino, ma non deve essere l'occasione di andare a spasso".