Coronavirus, Conte: “400 miliardi per le imprese, sospese molte tasse ad aprile e maggio”
Saranno 400 i miliardi destinati alle imprese per ripartire nella fase 2 dell’emergenza coronavirus. Lo ha annunciato il presidente del consiglio Giuseppe Conte dopo la firma del nuovo decreto
"Diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro. È una potenza di fuoco". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a proposito del decreto legge destinato alle imprese. "Lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le Pmi e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende. Abbiamo deliberato la sospensione di vari pagamenti fiscali e contributi e ritenute anche per i mesi di aprile e maggio".
“Ci saranno prestiti che lo Stato offrirà come garanzia perché tutto avvenga in maniera celere e sicura. Abbiamo dotato il paese di uno strumento efficace per tutelare le imprese strategiche imponendo nuovi obblighi di trasparenza finanziaria”, ha aggiunto il premier Conte. “Abbiamo potenziato lo strumento della golden power, a nuovi settori come l’energia trasporti salute intelligenza artificiale. Confermo in questi giorni tutti esprimo solidarietà verso il nostro Paese. Tutti esprimono ammirazione per la forza e la resilienza del nostro paese. Scambio continuo di informazioni del modello Italia. State dando contributo fondamentale in questa battaglia contro il virus. Presto raccoglieremo i frutti di questi sacrifici e ci sarà una nuova primavera. Stiamo imparando a essere italiani: coraggiosi, solidali, coesi e a servire lo Stato con passione e sacrificio. Il pensiero va a chi sta lavorando in prima linea per noi”.
È intervenuta anche la ministra all’Istruzione dopo l’approvazione del decreto Scuola che prevede due scenari qualora gli studenti non dovessero tornare sui banchi entro il 18 maggio (come anticipato qualche ore fa, leggi qui l'articolo). “Abbiamo dato chiarezza della didattica a distanza che ci sta permettendo di concludere l’anno scolastico. Non dovrà più essere opzionale, ma darci dignità al lavoro di insegnanti e studenti”, ha detto la ministra all’istruzione Lucia Azzolina. “Questo decreto trasforma gli esami di stato perché la scuola non può lasciare indietro nessuno. Abbiamo messo l’anno in sicurezza. Non si può parlare di 6 politico, la valutazione non è legata a un freddo numero, ma si deve guardare alla crescita dello studente”. Se ci saranno materie da recuperare andranno a settembre.