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Coronavirus, multato al supermercato: la video-lite con il sindaco è virale | VIDEO

È botta e risposta a suon di video tra Pasquale Sirianni e Marco Ballarini: il primo è un piccolo imprenditore di Pero, il secondo è il sindaco di Corbetta. Tra i due c’è una multa presa fuori dal supermercato perché Sirianni non avrebbe rispettato le norme che limitano gli spostamenti

Il botta e risposta a suon di video su Facebook tra Pasquale Sirianni e Marco Ballarini è diventato virale. E subito c’è chi si è schierato con il piccolo imprenditore di Pero e chi con il sindaco di Corbetta, come potete vedere nel video qui sopra. Siamo in provincia di Milano e al centro di questa vicenda c’è una multa presa fuori da un supermercato.

Per capire bene che cosa ha portato ai continui botta e risposta su Facebook bisogna fare un passo indietro di qualche giorno. È venerdì sera, Pasquale chiude la sua officina per tornare a casa. Lui è un piccolo imprenditore che in questi giorni nonostante i divieti può continuare a lavorare. Dalla sua officina di Pero alla sua casa a Casorezzo ci sono 23 chilometri. Anche questo spostamento è consentito proprio per le “comprovate esigenze lavorative” previste nel decreto #iorestoacasa che limita gli spostamenti per contenere i contagi da coronavirus.

Durante questo tragitto però Pasquale fa una deviazione. Dopo una manciata di chilometri si ferma a Corbetta nei pressi di un supermercato. Vuole fare la spesa, necessità ovviamente consentita dal governo. “Mi sono messo in coda e ho atteso il mio turno”, racconta nel suo primo video-denuncia. Con lui ci sono altri clienti: tutti a distanza di sicurezza e tutti muniti di mascherina e guanti per poter entrare nel supermercato. “A un certo punto arrivano le pattuglie della polizia locale di Corbetta e chiedono i documenti ai primi cinque della fila in cui c’ero anch’io”, spiega Pasquale. Gli agenti chiedono le autocertificazioni per verificare che tutti siano autorizzati. “È il panico, una ragazza si è anche sentita male”, sostiene Pasquale. A questo punto in base al suo racconto la situazione prende una piega imprevista: “Una vigilessa mi dice che non potevo fare la spesa. Le rispondo che arrivando da Pero per comodità mi sono fermato in quel supermercato. Ho chiesto di poter compilare un’autocertificazione così se avessi dichiarato il falso, mi avrebbero potuto sanzionare. Invece loro mi hanno fatto subito una multa di 300 euro”. È la sanzione minima prevista nel caso di persone sorprese fuori dal loro comune o al di fuori dei percorsi casa-lavoro che sono consentiti. E infatti sul verbale viene scritto che Pasquale era stato “trovato al di fuori del proprio comune durante uno spostamento senza motivazione”.

La discussione continua: “A questo punto gli ho dovuto dire che ho una figlia disabile in carrozzina a casa e una moglie con una patologia molto grave. Mi ha dato molto fastidio doverlo dire”, continua Pasquale nel suo video di denuncia. Il controllo finisce, la multa viene fatta e Pasquale fa la spesa. Poi torna a casa e fa il suo video indirizzato al sindaco di Corbetta. “Ho qui lo scontrino di 228 euro di spesa, non la noce di cocco. Io sarei molto grato se il sindaco mi ascoltasse con davanti la vigilessa”, dice nel suo messaggio che finisce su Facebook e in un attimo fa il giro d’Italia. 

Dopo poche ore arriva il secondo capitolo di questa vicenda: la risposta video del sindaco. Ovviamente su Facebook. “Perché da Pero a Casorezzo, ti sei dovuto fermare proprio a Corbetta? Abbiamo inasprito i controlli per gente come te”, ha detto Marco Ballarini. “Hai preferito fare un bel video e mandarlo in pasto al popolo di Facebook giocando con i sentimenti delle persone. Mi spiace che quando sei stato multato ti sei messo a urlare che hai una figlia disabile e una moglie malata di tumore. Ma da Pero a Casorezzo ci sono centinaia di supermercati”.

Ed è vero, il decreto consente di fare la spesa nel supermercato più vicino alla propria abitazione oppure lungo il tragitto tra casa e il lavoro. Nel caso di Pasquale però c’è stata una deviazione di una manciata di chilometri. 

A questo punto l’imprenditore prende il telefono e registra un altro filmato: “Marco, ma che stiamo scherzando? Cos’è questo video che hai messo? Non ti sto dicendo che ho torto o ragione. Non voglio contestare la multa, ma far valere i miei diritti”.

Ed è lo stesso che dice al telefono a Iene.it. “Quella multa non la pagherò, farò ricorso. Quello che non mi va giù sono stati i modi dei vigili. Neanche hanno guardato la documentazione. Mi sono sentito umiliato”. Intanto Pasquale non si aspettava tutta quella valanga di commenti ricevuti in poche ore. “C’è chi si è offerto di darmi aiuto legale e chi mi ha scritto di non buttarla in caciara in questo momento. Io chiedo solo buon senso…”.

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