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Coronavirus, sì alle passeggiate figli-genitore: “Non creano assembramento”

Il Viminale apre alle passeggiate coi bambini purché accompagnati da un solo genitore nei pressi della loro abitazione. Nei giorni scorsi i ministeri della Salute e della Famiglia e Pari opportunità hanno chiesto attenzione in vista della proroga dei divieti. La Campania vieta le uscite, la stessa valutazione è in corso per la Lombardia

Passeggiare con i propri figli nei pressi di casa è consentito. Il Viminale specifica in una nota che sarà possibile portare i figli di età compresa tra i 0 e i 18 anni all’aria aperta. Nei giorni scorsi i ministeri della Salute e della Famiglia e Pari opportunità hanno chiesto "l'opportunità di riservare particolare attenzione all'attività motoria in sicurezza dei bambini alla luce della proroga delle misure restrittive per contenere la diffusione del coronavirus in Italia". 

Ormai è prevedibile che le misure restrittive introdotte con il decreto #iorestoacasa verranno prorogate da venerdì 3 aprile per almeno altre due settimane fino a sabato 18. “Nella riunione del comitato tecnico scientifico è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione”, ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Le prime ad aprire potrebbero essere le aziende legate alle filiere alimentari e farmaceutiche purché osservino le distanze minime tra gli operai.

Intanto oggi il Viminale in una nota inviata ai prefetti apre alla possibilità di portare i bambini a passeggio: “I figli minori possono fare una passeggiata con uno dei genitori nei pressi della propria abitazione perché si tratta di un’attività motoria e non di uno sport all’aperto”, si legge nella circolare a firma del capo di gabinetto Matteo Piantedosi. Una specifica che chiarisce meglio le questioni su spostamenti e assembramenti. La semplice camminata “può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione” e “non va intesa come equivalente al jogging” che è autorizzato su tutto il territorio nazionale a eccezione delle regioni che hanno adottato ordinanze specifiche.

Così facendo il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (case-famiglia), ma chi arriva dall’esterno “è tenuto al rispetto della distanza e all’uso dei dispositivi di protezione, guanti e mascherine”. In queste non sono comprese le attività ludiche come l’utilizzo di giochi nei parchi che potrebbero creare assembramenti. 

Duro attacco arriva dalla Campania che vieta con un'ordinanza le passeggiate e il jogging. "Considero gravissimo il messaggio proveniente dal Ministero dell'Interno. Si trasmette irresponsabilmente l'idea che l'epidemia è ormai alle nostre spalle", dice il governatore Vincenzo De Luca. "Si rischia di provocare un'impennata del contagio per una settimana di rilassamento anticipato,".

Dello stesso avviso è la Lombardia. "Spero che i cittadini ignorino questa folle, insensata e irresponsabile circolare, che stiano a casa e organizzino giochi con i propri figli", dice l'assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera. “Vedremo se c'è la possibilità di emanare ordinanze che la vanifichino".

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