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Coronavirus e saluto col gomito, l'altolà dell'Oms: “Non fatelo"

Il direttore dell’Oms ha ricordato che il saluto con il gomito non è sicuro: non permette di rispettare il distanziamento sociale. Una raccomandazione fatta già a marzo, ma rimasta inascoltata. Intanto il coronavirus continua a correre, e ieri si è registrato il record di nuovi casi in 24 ore. E anche in Italia la pandemia si espande

Ve lo ricordate il saluto col gomito, sostituto della stretta di mano al tempo del coronavirus? Ecco dimenticatevelo subito: il direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha condiviso un tweet in cui si parla dei pericoli di questo nuovo saluto. "Salutando le persone, è meglio evitare di toccarsi con i gomiti perché questo ti fa stare a meno di un metro di distanza dall'altro”, ha scritto l'economista Diana Ortega.

A onor del vero già a marzo l’Oms aveva messo in guardia da questo nuovo saluto, spiegando che non avrebbe permesso di mantenere la distanza di sicurezza di un metro e che avrebbe potuto paradossalmente facilitare il contagio da coronavirus. Un appello rimasto evidentemente inascoltato, visto che molte persone e perfino i più importanti esponenti del governo hanno preso l’abitudine di salutarsi così in pubblico.

Un cortocircuito continuo, insomma, in cui si fa fatica a capire quale siano le giuste norme di sicurezza e distanziamento da rispettare per contenere la pandemia. E non certo il primo: ricordate quando all’inizio della pandemia le mascherine erano consigliate solo al personale sanitario, dicendo che non erano poi così indispensabili per il pubblico? Poi la marcia indietro, il consiglio di usarle tutti, e oggi nelle zone di massimo contagio, come per esempio, in Italia, La Spezia, l’obbligo di averla sempre.

E lo stesso per la quarantena preventiva, con indicazioni discordanti sulla durata e i dubbi sull’efficacia: prima si pensava che la durata giusta fosse di quattordici giorni, poi fino a un mese, oggi si va nella direzione di abbassarla a 7 giorni come in Francia. Insomma, una grande confusione su come contenere la pandemia.

Una pandemia che intanto non arresta la sua corsa: ieri si è registrato un nuovo record di contagi globali, 308mila in sole 24 ore. I casi totali hanno superato quota 29 milioni, i morti sono più di 924mila.

E l’Italia non naviga in acque sicure: ieri sono stati registrati 1.458 nuovi casi e 7 morti. Le persone ricoverate in ospedale sono 2.042, in aumento di 91 unità in sole 24 ore. E i malati in terapia intensiva segnano un +5, arrivando a quota 187: da tre mesi che non erano così tanti. Insomma il ritorno alla normalità si allontana, e anche noi dovremmo stare un pochino più lontani. Soprattutto quando ci si saluta.

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