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Coronavirus, in fila per la mini spesa al supermercato: “Solo per l'alibi dello scontrino” | VIDEO

Da quando sono scattate le norme per evitare i contagi da coronavirus è iniziato un nuovo fenomeno, quello delle “mini spese”. Ce ne parla a Iene.it il gestore di un supermercato di Roma. Ci dimostra come in una mattinata abbia fatto oltre 80 scontrini inferiori ai 10 euro

C’è chi spende poco più di 6 euro. Chi neanche 4, chi invece si ferma addirittura a 79 centesimi. Sono i totali degli scontrini dei “furbetti della spesa”. A farcelo notare è Marcello Cappelli che a Roma gestisce un supermercato con 40 dipendenti. Succede anche questo pur di non rispettare i divieti imposti dal governo per evitare i contagi da coronavirus, come potete vedere nel video qui sopra.

“Ormai vedo entrare anche 3 o 4 volte al giorno le stesse persone. Fanno la fila, entrano e acquistano pochi prodotti da pochissimi euro per poi andarsene”, spiega Marcello a Iene.it. “Non vengono per una necessità, ma per avere l’alibi dello scontrino per poter uscire da casa”. Da quando tutta Italia è diventata zona rossa, anche Marcello è corso ai ripari: i clienti aspettano il loro turno in coda fuori a distanza di sicurezza. E nel supermercato si entra a piccoli gruppi e mai a coppie. “C’è chi si presenta con la moglie o il marito, chi addirittura arriva con la famiglia. Qui la gente ancora non ha capito la situazione”, dice Marcello. Ma è solo l’inizio di questa nuova moda. La gita al supermercato sta diventando il miglior passatempo in questo periodo in cui gli italiani dovrebbero uscire dalle loro case solo per “comprovate esigenze lavorative o per l’acquisto dei beni di prima necessità”, come dice il decreto. E di fatti un segnalatore ci ha spiegato che, fermato a un posto di blocco dopo essere uscito dal supermercato, le forze dell'ordine non si sono accontate di vedere la spesa, ma hanno chiesto anche lo scontrino. "E mi hanno spiegato di tenerlo sempre con me, per eventuali futuri controlli".

“Il paradosso si vede alle casse. Stacchiamo scontrini da pochi euro, somme che non giustificano una spesa settimanale”, spiega Marcello che fa molto di più. Ci manda anche la schermata dei resoconti di cassa per dimostrarci quello che dice. In una sola mattinata sono stati staccati oltre 80 scontrini inferiori ai 10 euro. Uno addirittura da appena 79 centesimi. “In questo momento non si va al supermercato per spendere così poco, perché se si esce da casa per spendere 79 centesimi è solo per avere un alibi”, dice il titolare del supermercato. “Noi non ce la facciamo più. I miei ragazzi stanno facendo più di quanto dovremmo a livello di orario e carico di lavoro”. Il comune di Roma ha emesso un’ordinanza che impone nuovi orari di apertura. “La domenica dobbiamo chiudere entro le 15, ma io resterei chiuso tutto il giorno per evitare troppi assembramenti”, spiega Marcello, che oltre a essere titolare del supermercato è anche padre. “Ho 60 anni e sono spaventato da questa situazione, soprattutto quando torno a casa. Per questo ci vorrebbe l’esercito anche per le strade di Roma. Troppa gente sta sottovalutando la situazione”. Intanto dal Campidoglio fanno sapere che per tutto il fine settimana ci saranno posti di controllo per verificare chi si sposta e soprattutto per quali motivi.

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