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Coronavirus: “Io prigioniera in casa da oltre due mesi per un tampone sparito”

“Sono ancora in quarantena perché del tampone fatto il 6 maggio non c’è alcuna notizia”. Stefania racconta a Iene.it la sua storia di positività al coronavirus e quegli esami che sembrano spariti nel nulla. Tanto che perfino i sindaci della sua zona, in Calabria, hanno scritto per chiedere spiegazioni

Un’intera famiglia colpita dal coronavirus, una quarantena che non finisce mai e un tampone "sparito" da oltre due settimane. È la storia che racconta a Ienet.it Stefania, che vive a Santo Stefano di Rogliano, Calabria: “Ho fatto un tampone il 6 maggio e non ho mai ricevuto l’esito. Sembra sia sparito, intanto sono venuti a farmene un altro. E la mia quarantena continua”.

Ma andiamo con ordine. Il calvario di Stefania e della sua famiglia inizia il 14 marzo: “Mio marito e mio suocero vengono ricoverati il 14 marzo dopo 9 giorni in cui i sintomi della malattia erano già presenti”, ci racconta Stefania. “La diagnosi è di polmonite bilaterale interstiziale”, tipico segno del Covid-19. “Avendo una bimba di appena 14 mesi ho cercato di insistere per avere i tamponi, ho chiesto di verificare la nostra condizione di salute ma non era inizialmente possibile. Dopo l’insistenza dei sindaci hanno fatto a me il tampone il 17 marzo, e poi il 19 anche a mia figlia, mia suocera e mia cognata”. La famiglia infatti vive su due appartamenti adiacenti e hanno avuto contatti in quelle settimane.

Siamo risultati tutti positivi tranne mia suocera”, racconta Stefania. “Anche mia figlia di 14 mesi era positiva”. A quel punto tutta la famiglia entra in quarantena. Il giorno 29 marzo il marito viene dimesso e Stefania chiede di poter essere ritestata: “Lui non poteva avere contatti con altri positivi, dovevamo saperlo per capire come comportarci”. La famiglia decide di dividersi: il marito e il suocero vanno in un appartamento, il resto del gruppo nell’altro. “I tamponi successivi si sono tutti negativizzati tranne il mio, ancora positivo dopo oltre due mesi”.

Un caso, purtroppo, non isolato. Dei tempi di guarigione e dell’insufficienza della quarantena noi de Le Iene vi abbiamo parlato con il nostro Alessandro Politi, lui stesso positivo per 49 giorni. “Non esco di casa da quasi tre mesi”, ci dice Stefania. Fin qui comunque sembra una storia purtroppo quasi normale di questo terribile tempo di pandemia. Le stranezze, però, partono proprio da qui.

“Il 6 maggio mi viene fatto un nuovo tampone”, ci racconta Stefania. “Speravo dopo tanto tempo di venirne fuori. E Invece dopo una settimana non ci sono tracce dell’esito. A quel punto contatto l’ufficio Igiene di competenza e mi dicono che non si sa che fine abbiano fatto questi tamponi e che mi conviene chiamare l’Asp territoriale per averne un altro”. A quel punto a Stefania viene un dubbio: il suo tampone è andato perduto? “Si aggiungono altre segnalazioni di persone che hanno fatto il test il 5 o il 6 maggio, e anche loro non hanno mai avuto l’esito. Altri invece lo hanno avuto dopo due settimane”. Un tempo però decisamente troppo lungo per sapere se una persona possa o meno essere ancora positiva.

“A questo punto si mobilitano i sindaci della zona”, ci dice Stefania. Ed effettivamente, andando sulle pagine Facebook dei primi cittadini di Belsito, Mangone, Rogliano e Santo Stefano di Rogliano si vede il testo di una mail certificata inviata all’Asp in cui si sollecita l’esecuzione dei tamponi e la comunicazione degli esiti in tempi rapidi.

E i sindaci Lucia Nicoletti e Giovanni Altomare scrivono di aver interessato alla situazione anche il Prefetto e la Regione, così da poter risolvere l’enigma: che fine hanno fatto i tamponi del 6 maggio? “Siamo chiusi in casa da 70 giorni e non riusciamo a uscirne perché non abbiamo l’esito di quel tampone”, ci dice Stefania. Intanto, incredibilmente, “mercoledì sono venuti a farmi un altro tampone”. Senza aver ancora ricevuto l’esito di quello precedente. “Ci sono anche altri in questa stessa situazione e non so se anche a loro è stato fatto un nuovo tampone”.

Per fortuna almeno l’ultimo tampone è risultato negativo. Ora aspetta il secondo tampone di verifica, sperando che non ci siano altri intoppi. 

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