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L'erede di El Chapo: l'omaggio dei narcos a El Mencho e la sua scalata | VIDEO

Una schiera di uomini armati e con mezzi blindati inneggia al nuovo boss del narcotraffico El Mencho, ex poliziotto ora a capo del Cartello di Jalisco Nuova Generacion. Per la sua cattura gli Stati Uniti hanno messo una taglia da 10 milioni di euro

El Mencho vale 10 milioni di dollari. È la taglia offerta da Washington per il boss del Cartello di Jalisco Nuova Generacion, una delle organizzazioni criminali più importanti in Messico. Qualche giorno fa l’organizzazione ha diffuso un video propagandistico, di cui potete vedere una parte qui sopra: una schiera di uomini armati e con mezzi blindati che inneggiano all’erede del Chapo Guzmán: El Mencho. Quelli che vedete qui sopra sono gli uomini, armati pure di tank, del Cartello di Jalisco Nuova Generacion.

El Mencho, il cui vero nome è Nemesio Oseguera Gonzáles, è un ex agente di polizia dello stato di Jalisco. Ha 54 anni e proviene da una famiglia umile. È stato tre anni in carcere in America per spaccio di eroina. Ha rotto con El Chapo nel 2013 e acquisito sempre più potere approfittando della faida nel cartello di Sinaloa tra il cofondatore El Mayo Zambada e i Los Chapitos, i figli del boss.

Di El Chapo e della mattanza dei Narcos ad Acapulco, in Sudamerica, ci siamo occupati nell’incredibile servizio che potete vedere cliccando qui della Iena Cizco, regia di Gaston Zama, nel 2017. Abbiamo documentato una giornata in questa città, dove gli omicidi e le esecuzioni sono non solo all’ordine del giorno ma segnano proprio lo scandire delle ore.

Joaquin "El Chapo" Guzman Loera è stato per 25 anni a capo del cartello di Sinaloa, una delle più grandi e violente organizzazioni messicane dedite al traffico di droga. È stato condannato per tutti e dieci i capi d’accusa per i quali era imputato: associazione a delinquere, criminalità organizzata, traffico di droga, riciclaggio di denaro sporco, uso e traffico di armi da fuoco e vari omicidi. Arrestato in Messico nel 2016, un anno dopo una delle sue clamorose evasioni, era stato estradato nel 2017 negli Stati Uniti. 

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