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La fontana di Trevi verrà recintata: addio vandali e ladri di monetine? | VIDEO

Il Comune di Roma dà il via libera alla realizzazione di barriere anti-tuffi attorno alla fontana di Trevi. Una soluzione che renderà vita difficile a vandali e ladri di monetine. Per qualcuno la raccolta dei soldi lanciati dai turisti è diventato un lavoro come ci ha raccontato Filippo Roma. Ma attenzione: è anche un reato!

Una barriera anti-tuffi per impedire l’accesso alla fontana di Trevi da parte di esibizionisti, vandali e anche ladri di monetine. Il Comune di Roma corre ai ripari e ha approvato una mozione che dà il via ai lavori di progettazione di una struttura in grado di non far sedere i turisti sul bordo limitando così anche l’accesso all’acqua.

Le indicazioni per la progettazione della barriera anti-tuffi arriveranno dalle Soprintendenze, allo stesso tempo il Comune di Roma chiede che sia “istituito un presidio fisso potenziato” di vigili pure per il “controllo delle vie di accesso a fontana di Trevi e all’area del Colosseo”. Insomma, Roma può fare a meno di chi vuole tornare sui passi di Anita Ekberg, e di Marcello Mastroianni nella “Dolce vita” mettendo a rischio uno dei simboli più belli d’Italia.

Non solo, le barriere anti-tuffi renderanno la vita difficile anche ai vandali e ai ladri di monetine. Per alcuni è un vero e proprio “lavoro”, nato attorno alla fontana di Trevi e di cui anche noi de Le Iene ci siamo occupati con Filippo Roma.

Abbiamo documentato le imprese di D’Artagnan, il capo di una banda che ogni lunedì mattina raccoglieva le monete che i tantissimi turisti lanciano come portafortuna nella fontana. Queste monete venivano prelevate dal comune e mandate in beneficenza alla Caritas. Dopo il nostro servizio, il Comune di Roma ha emesso un’ordinanza che precisava come i soldi una volta raggiunto il suolo diventavano di proprietà del Campidoglio. Così raccoglierli è un reato.

Due anni dopo, Filippo Roma era tornato a controllare se tutte le monete effettivamente finissero alla Caritas. E così aveva incontrato Carlo, erede di D’Artagnan, uno dei tanti che non riesce ad arrivare a fine mese. “Io devo campare con 429 euro al mese di pensione! Mi devo pagare la casa sennò sto sotto i ponti!”, aveva detto alla Iena per difendersi. Il nuovo ladro di monete aveva una tecnica consolidata: utilizzando una canna artigianale con all’estremità una calamita, pescava le monete dal fondo della fontana “Per oggi ho pescato 13 euro. In una giornata riesco a pescare una ventina di euro massimo!”.

Nessuno controlla? Nonostante la presenza di cartelli che vietavano la raccolta dei soldi, Carlo continuava indisturbato: “Pesco alla fontana di Trevi da ormai 9 anni”. La situazione oggi è ben diversa. Nei mesi scorsi i turisti si sono dovuti abituare al nuovo regolamento della polizia urbana che “vieta di sedersi, sdraiarsi o arrampicarsi su ogni parte della fontana, comprese scale e scalinate”. Regole che però non hanno ottenuto ancora grandi risultati, così ora il Campidoglio si muove per una soluzione drastica. E non mancano le polemiche.

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