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Grecia con restrizioni per italiani: "Ci lavoro e pago le tasse, non è giusto" | VIDEO

grecia non siamo appestati

Prima la Grecia esclude l’Italia dai paesi da cui possono arrivare turisti, poi fa dietrofront. Ma con limitazioni. E gli italiani che in Grecia ci lavorano sono in difficoltà a raggiungere il paese 

In un primo momento sembrava che quest’estate per gli italiani la Grecia sarebbe stata off-limits. Ora ci hanno ripensato: gli italiani potranno andare nel paese ellenico, ma con alcune restrizioni, che riguardano le zone considerate più a rischio per l’epidemia del coronavirus: Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto. Chi proviene da queste regioni, infatti, all’arrivo sarà sottoposto a un test. Se negativo, si metterà in auto-quarantena per 7 giorni. Se positivo, la quarantena sarà di 14 giorni con un monitoraggio. Durissima la reazione di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. “Mi chiedo cosa pensano gli operatori greci in questa fase. Sappiano che non ci vedono più se ci chiudono in questa maniera la porta in faccia. Noi non siamo degli appestati!”. 

Ma il problema non riguarda solo i turisti. Sono tanti infatti gli italiani che ogni estate in Grecia ci vanno non a riposarsi, ma a lavorare. Come Arianna Pulejo, proprietaria di una gelateria a Paros. “Siamo in forte difficoltà”, racconta Arianna a Iene.it: Aspettando Le Iene, intervistata da Giulia Innocenzi. “Perché non sappiamo come raggiungere la Grecia. Io mi trasferisco lì per circa 6 mesi ogni anno per gestire la mia attività e ho bisogno di portare molte cose, tra cui la macchina. Quindi devo andare in nave, ma mi hanno già spostato il biglietto due volte e sembra che i collegamenti marittimi non ripartiranno prima del 1 luglio!”. Insomma, Arianna rischia di arrivare nella sua gelateria dopo i turisti. E come lei anche altri sono nella stessa situazione, come Paolo, che ha un ristorante sulla spiaggia a Paros e deve spostarsi con macchina, cane e famiglia. 

“Io sono anche disposta a farmi tutte le quarantene che vogliono”, dice Arianna, che venendo da Milano sarebbe sottoposta alle misure più restrittive. “Ma non è giusto che non abbiano previsto dei permessi speciali per raggiungere la Grecia via nave per chi va per motivi di lavoro!”. Arianna ha persino valutato l’ipotesi di fare tutto il viaggio in macchina, ma al momento non ci sono certezze: “Alcuni confini sono chiusi, rischio di non passare”. Eppure i suoi colleghi in Grecia hanno già  riaperto il 25 maggio. “Hanno permesso a chi era in Grecia di raggiungere le isole per motivi di lavoro. Questo è sleale. Io dovrò aspettare minimo il 15 giugno e più probabilmente il primo luglio! Sarebbe bastato prevedere dei permessi per chi viaggia per lavoro. Io pago le tasse in Grecia, non è giusto questo trattamento”.

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