“Mi è stato hackerato il profilo Instagram con la foto di Jonathan Galindo” | VIDEO
“Io non avevo idea di chi fosse Jonathan Galindo, quando l’ho scoperto lo spavento è stato enorme”. Silvia Lavarini, intervistata da Giulia Innocenzi, racconta di come le abbiano hackerato il profilo Instagram mettendo la foto dell’inquietante Pippo umano incappucciato
“Mi hanno hackerato il profilo Instagram mettendo la foto di Jonathan Galindo”. Fino a un mese fa Silvia Lavarini, presentatrice di un programma su Rai Gulp, non sapeva chi fosse l’inquietante Pippo umano con cappuccio nero. Vi abbiamo parlato di questo personaggio in un servizio di Giulia Innocenzi dopo essere stati contattati da un papà il cui figlio di 7 anni ha pubblicato su TikTok un video in cui parla di Galindo e della sfida al suicidio. Nel secondo servizio abbiamo poi dato voce alla mamma del bambino.
I media si sono occupati molto di Jonathan Galindo in queste settimane, dopo la tragedia dell'undicenne di Napoli che si è gettato dal balcone. Gli inquirenti pensano che dietro "l’uomo col cappuccio nero" cui il bambino ha fatto riferimento nell'ultimo messaggio che ha lasciato ai genitori prima di mettere fine alla sua giovane vita, possa essere proprio Jonathan Galindo.
Ma chi è questa figura di cui tanto si è parlato in questi giorni? E' stato inventato e diffuso sul web qualche anno fa, con le sembianze di un Pippo della Disney in forma umana, e verrebbe usato per adescare i ragazzini e spingerli a sfide estreme, l’ultima delle quali il suicidio.
Silvia non aveva idea di tutto questo quando suo fratello, a fine settembre, la chiama. “Mi ha chiesto se mi avessero hackerato il profilo Instagram perché non c’era più la mia foto ma quella di un pagliaccio”. Silvia prova subito a entrare nel suo account, ma non ci riesce. Intanto il fratello le manda gli screen di cosa sta succedendo sul suo profilo: “Aveva messo la foto di Jonathan Galindo cambiando anche il nome. Io non avevo idea di chi fosse questo pagliaccio col cappuccio nero. Ma poco dopo una mia amica mi ha mandato un articolo e ho capito. Questa cosa mi ha scatenato un terrore incredibile”.
“Poco dopo la persona che mi ha hackerato il profilo mi scrive su WhatsApp”. Già perché, spiega Silvia, “quando ti registri su Instagram devi inserire il tuo numero, anche se non è visibile agli altri. Quindi può darsi che questa persona abbia preso da lì i miei dati personali”. Così le arriva un messaggio con lo screenshot del suo profilo Instagram con scritto “vuoi indietro il tuo account?”. “Era un ricatto, ma non so cosa volesse perché non ho mai risposto. Da un lato volevo saperlo ma dall’altro col fatto che aveva la foto di Galindo avevo paura che mi chiedesse qualcosa di strano”, dice Silvia.
“Mi sono recata dalla polizia postale di Agrigento. Con loro per fortuna siamo riusciti ad accedere al mio profilo Facebook e abbiamo visto che stava provando a entrare anche lì. Siamo riusciti a salvare almeno quell’account”. Ma già aver perso il profilo Instagram per Silvia, che sui social ci lavora, è un grande danno. E la preoccupazione non si ferma qui: “sul mio Instagram c’erano anche foto di mia sorella minorenne e ci sono tanti ragazzi con cui lavoro che mi seguono e non vorrei che andasse a disturbare anche loro”.
Silvia non riesce né a cancellare il profilo né a recuperare quello vecchio, così dopo qualche giorno si reca alla polizia postale di Verona, la sua città. “Mi hanno detto che non si occupavano più di queste cose e di andare dai carabinieri. Ma i carabinieri mi hanno rimbalzata alla polizia postale. Quando ho fatto presente che ci ero già stata mi hanno detto che potevo fare una denuncia online. Fatta la denuncia viene scritto che entro due giorni dovevo recarmi alla polizia postale. Ma è una presa in giro!”. Silvia non si dà per vinta e chiama di nuovo la polizia postale. “Mi hanno detto che mi fissavano un appuntamento e che mi avrebbero richiamato loro. Ma sono passati 24 giorni e non ho più saputo nulla. Ho perso le speranze di recuperare il mio account”.