H&M chiude 8 negozi in Italia: la beffa e il dramma di Bari
Qualche giorno fa la multinazionale svedese dell’abbigliamento ha deciso la chiusura di 7 negozi in Italia, per garantire la continuità degli altri 172. Bari non era tra le chiusure previste, ma giorni fa arriva la doccia fredda. Lo sfogo a Iene.it di Valentina, una dipendente: "E adesso dove lo troviamo un nuovo lavoro, alla nostra età, qui al Sud e con il Covid?"
Chiudere 7 negozi in Italia per salvarne altri 172. Sarebbe la decisione presa dal colosso svedese di abbigliamento H&M, che qualche giorno fa ha confermato la chiusura di alcuni punti vendita, da Nord a Sud Italia. Una chiusura che dovrebbe riguardare 2 negozi in centro a Milano, uno a Udine, uno a Grosseto e uno Gorizia e 2 a Vicenza. Nell’emergenza Covid-19, la multinazionale svedese aveva già annunciato possibili licenziamenti in molti dei suoi oltre 3.400 punti vendita del mondo. Ai 7 negozi italiani che chiudono si aggiunge ora quello dell’ottavo, con i 50 dipendenti del marchio del negozio H&M di Bari Sparano.
Iene.it ha parlato con Valentina Peragine che lavora per l’azienda da oltre 13 anni. “Il 24 aprile abbiamo ricevuto una telefonata in conference call dal nostro area manager che ci avvisava che il negozio di Bari il 18 maggio non avrebbe più riaperto. Ci hanno solo spiegato che si chiudeva per una mancanza di profitto ma appena pochi giorni fa, quando l’azienda aveva comunicato la chiusura di 7 negozi in tutta Italia, eravamo stati rassicurati che Bari non sarebbe stata toccata dalle chiusure. Stanno lasciando a casa cinquanta persone, mettendo a rischio cinquanta famiglie, molte monoreddito e con bambini che mangiavano solo grazie a questo lavoro”.
Una terribile doccia fredda: “È stato uno shock per tutti, tanto più che poco prima di quella chiamata avevamo ricevuto le indicazioni sulla sanificazione del negozio, in vista della Fase 2: nulla lasciava pensare a una chiusura definitiva. Non c’era alcuna notizia di perdite economiche qui. Che facciamo adesso? Siamo quasi tutti avanti con l’età, dove lo troviamo un nuovo lavoro con la crisi economica che c’è qui a Bari soprattutto dopo il Covid?”.
Valentina spiega che sul tavolo di conciliazione nazionale ci sono ipotesi di ricollocamento ma le difficoltà non mancano: “Sarà difficile trovare lavoro per tutti i 50 dipendenti di Bari perché qui abbiamo solo altri due piccoli negozi in provincia. Lavoro da 13 anni in questa azienda, siamo tutti a terra. Ognuno di noi ha fatto dei progetti, ha aperto mutui, ha messo su famiglia... Lavoravamo per un’azienda solida, che non ha mai dato segni di difficoltà, sempre coi bilanci in positivo in tutta Italia... Ci sono colleghi che scoppiano a piangere, visto che sono avanti con l’età e il loro era l’unico reddito portato in casa. Come faranno adesso? Non possiamo neanche fare un sit-in di protesta, farci sentire di persona, siamo chiusi in casa e con questa terribile notizia... Possiamo solo sperare di attirare l’attenzione su di noi attraverso la stampa. Per favore, Iene, aiutateci!”.
Il marchio svedese, in un comunicato, ha spiegato che "la decisione di chiudere è legata alla sostenibilità economica di ogni singolo negozio" e che l'obiettivo è quello di "ottimizzare il proprio portafoglio negozi, aggiungere nuovi servizi online e continuare a offrire ai clienti la migliore esperienza di shopping attraverso diversi canali".